Nota stampa – 10 luglio
Pandemia o strategia? Altro che polmonite interstiziale! Dietro le circa 35mila morti per Covid-19 c’è stata la tromboembolia polmonare. Sbagliata la diagnosi, sbagliata la cura. A questo punto, è naturale chiedersi: è stata strage di Stato la vicenda del coronavirus in Italia?
Parte da questo inquietante interrogativo l’operazione-verità dell’Associazione L’Eretico, fondata dal professor Giulio Tarro, il magistrato Angelo Giorgianni e il medico ricercatore Pasquale Mario Bacco, che ha evidenziato, e continua a farlo, una serie di aspetti problematici nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso, in particolare sotto il profilo medico-scientifico, epidemiologico e giuridico.
Per L’Eretico, la prova provata di quanto sostenuto può venire, laddove possibile, dalle autopsie. Pertanto, il Comitato legale dell’Associazione ha elaborato un modello di denuncia (disponibile sul sito www.leretico.org all’indirizzo https://www.leretico.org/
Le autopsie – sostiene L’Eretico – hanno rappresentato il punto di svolta della crisi. Hanno consentito di capire cosa era avvenuto veramente nell’organismo dei defunti e di aggiustare il tiro. Si è capito che con i trombi nei polmoni, la ventilazione profonda ha portato più danni che benefici. E che gestendo diversamente la malattia, con la somministrazione di anticoagulanti o altre terapie, sono state salvate decine di migliaia di vite umane.
Si faccia ora quello che si poteva e doveva fare da principio: le autopsie. Se non più per salvare persone, almeno per rendere giustizia a chi ha tratto sofferenze indicibili da questa epidemia e dalla sua scellerata gestione.
L’Eretico stigmatizza le disposizioni impartite, a inizio della crisi, ai medici di base affinché non effettuassero visite domiciliari e ambulatoriali, limitandosi al triage telefonico. Nonché la raccomandazione, rivolta ai cittadini, di contattare i numeri di emergenza solo al manifestarsi di sintomi gravi, determinando così un peggioramento del quadro clinico, quando invece sarebbe stato possibile, anzi doveroso, applicare le cure previste dal Piano Pandemico nazionale. E la mancanza di presidi di sicurezza (camici monouso, mascherine, guanti) per le visite mediche.
Tutti fattori, questi, che hanno precluso una diagnosi precoce e più appropriata e il tempestivo inizio di terapie farmacologiche efficaci (inibitori virali ed immunomodulatori, antinfiammatori e immunosoppressori, antibiotici, antivirali e immunointegrazione come il plasma immune), uccidendo migliaia di persone che potevano essere salvate.
Associazione L’Eretico
Grazie per le le vostre interessanti considerazioni che ho visto nella regia di Leoni sulla infoepidemia. Credo che dovrebbero essete tutti imputati ex art 438 del C.P. per genocidio e non Bill Gattes che da quel che è può pensare di reimpastare il mondo, ma i nostri governaanti complici di questa strategia genocida. Avanti tutta
Dovrebbero essere tutti impiccati per aver ridotto l’Italia in miseria!
Plaudo all’iniziativa e mi impegno a sostenerla.
Ringrazio quanti si stanno prestando per difendere i diritti basilari di una Democrazia corretta e una Sanità scevra da interessi che favoricono le case farmaceutiche.
Con l’occasione vorrei anche chiedere se si possibile, in caso di contaggio per il covid 19 e il conseguente ricovero ospedaliero, chiedere in maniera formalmente corretta e comunque condizionante per i medici curanti di essere sottoposti volontariamente e senza indugio al trattamento sierologico con siero proveniente da persone guarite dal coronavirus.
Qualora quanto sopra sia possibile chido, se possibile, che venga predisposto un modulo, formalmente corretto, per chidere il trattamento sopra citato.
Cordiali saluti e un immenso grazie!