La presidente dell’associazione “Italia è…” chiede all’Autorità Governativa di adottare con urgenza le misure necessarie. Il segretario generale territoriale di Ugl, Antonino Sciotto: “Anche chi lavora ogni giorno per garantire l’ordine e la sicurezza ha bisogno di essere tutelato”
Messina, 4 novembre
“In Italia, ogni tre ore e mezza un tutore dell’Ordine o un operatore sanitario presso i pronto soccorso subisce un’aggressione, a volte anche da parte di stranieri”. Così Luciana Verdiglione, membro del direttivo di Ugl Messine e presidente dell’associazione “Italia è…”, chiede all’Autorità Governativa, in sede nazionale e periferica, di adottare con urgenza tutte le misure necessarie a tutelare tutti gli uomini e le donne preposti a garantire l’ordine pubblico e la salute di noi italiani, parere condiviso anche dal segretario generale territoriale del sindacato, Antonino Sciotto.
“L’uso di alcol e stupefacenti è causa ricorrente delle aggressioni: nel
2018 si è registrato il 28,1% di aggressori ubriachi o drogati, percentuale tuttora in crescita. Il triste record spetta all’Arma dei Carabinieri, con il 45,7% delle aggressioni, seguono a ruota quelle alla Polizia di Stato con il 43%, mentre il resto vede coinvolti Vigili urbani, medici e operatori sanitari dei Pronto Soccorso ospedalieri”, continua a sottolineare la Verdiglione.
“La situazione è diventata allarmante, i cittadini temono una progressiva destabilizzazione delle Forze dell’Ordine e della stessa Autorità delle Istituzioni, che anche in forza della Costituzione hanno il dovere di garantire la sicurezza e l’ordine in tutto il territorio nazionale”.
“Non vogliamo che dell’assassinio di Pierluigi Rotta e Matteo Demengo, i
due agenti uccisi durante una sparatoria nel carcere di Trieste, rimanga
solo l’ennesima lapide e l’ennesima ipocrita commemorazione come è stato per chi li ha preceduti. Le drammatiche conseguenze per le loro
famiglie, le innumerevoli aggressioni causate da mano criminale, siano
oggi da monito e pungolo per le Istituzioni”, prosegue il membro di Ugl,
che sottolinea un’altra aggressione successa giorni fa a Catania, “a cui
però non è stato dato risalto”.
“Si chiede al Prefetto di Messina, nella sua veste di rappresentante dell’Autorità di Governo, di far pervenire al Ministro dell’Interno la
solidarietà dei messinesi nei riguardi di tutte le Forze dell’Ordine,
perché siamo stanchi di fiaccolate e commemorazioni post mortem”,
conclude Luciana Verdiglione, annunciando la fiaccolata che si è svolta oggi lunedì 4 novembre, partendo da Piazza Castronovo, in onore
dei poliziotti e, in particolare, dei due agenti morti il 4 ottobre di
quest’anno. “Esprimo la vicinanza alle vittime e alle famiglie a nome di tutta la confederazione messinese di Ugl. Una situazione questa che deve venire risolta al più presto perché anche chi lavora ogni giorno per garantire l’ordine e la sicurezza ha bisogno di essere tutelato, e in questo caso deve essere lo Stato a farlo, con norme e provvedimenti appositi”,
dichiara Antonino Sciotto, coerentemente al pensiero della presidente di
“Italia è…”.