“Le responsabilità dei 20 casi covid andrebbero ricercate altrove in capo all’amministrazione e non certo su sei unità in servizio con green pass base e cioè con tampone negativo ogni 48 ore al costo di 15 euro cadauno. Ciò lo stabiliscono le linee guida le detta il DL 172/2021 art. 2 pubblicato in G.U. il 26 novembre 2021. A chi doveva essere inviato il certificato vaccinale se l’amministrazione non lo aveva richiesto e gli operatori non sapevano dove mandarlo?“. Lo afferma Gaetano Giordano RLS del Comune di Messina e sindacalista CSA in risposta alla nota diffusa dall’assessore Dafne Musolino. L’assessore nella sua nota stampa ha descritto una situazione all’interno della Polizia Municipale che addossa le responsabilità dell’eventuale diffusione del Covid allo stesso personale, identificando sei operatori che avrebbero prestato servizio pur non essendo vaccinati. Ma Giordano ricorda che la richiesta di esibizione del certificato vaccinale è stata richiesta dall’amministrazione in modo tardivo e solo a fine dicembre, il 28 per essere precisi. Ciò determinerebbe che i sei agenti potevano prestare servizio con il solo green pass ottenuto con il tampone negativo, peraltro effettuato ogni due giorni ed a spese dei lavoratori.
«Il giorno 15 dicembre – si legge infatti nella circolare governativa – il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l’adempimento dell’obbligo vaccinale». Se tale documentazione non arriverà, l’amministrazione competente dovrà invitare «senza indugio, l’interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell’invito» la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della «tessera di riconoscimento, la placca, l’arma in dotazione e le manette».
Multe salatissime, inoltre, per chi viene scovato a lavoro seppur non vaccinato. «La svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge infatti nella circolare – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500». Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a mille euro. «Ci sarà un continuo monitoraggio sugli operatori che hanno adempiuto all’obbligo”. Ma questa richiesta non è arrivata al Corpo se non il 28 dicembre. E gli operatori, ribadisco, non sapevano a chi inviare il certificato vaccinale. Ribadisco inoltre all’assessore che gli operatori SENZA certificazione vaccinale SI SONO ASTENUTI DAL LAVORO nel momento in cui è stato comunicato l’obbligo di fornire il certificato vaccinale“.
“La responsabilità è sempre dei lavoratori? Dalla nota diffusa dall’assessore Musolino si evince questo. Ed è grave in quanto non tiene nel dovuto conto che esiste la colpa di chi doveva vigilare e non lo ha fatto. Come possono, infatti, essere sottoposti a procedimento disciplinare operatori che hanno prestato regolare servizio con green pass base, come previsto dalla norma precedente, quando il certificato vaccinale l’amministrazione si è ricordata di chiederlo tardivamente e solo il 28 dicembre? Ritengo che i colleghi in questione non rischiano alcunché alla luce di questi fatti. Ma la cosa che sconcerta è che la Musolino dia risalto alla vicenda di sei operatori senza vaccino annunciando procedimenti disciplinari che secondo quanto descritto non sarebbero fondati, dimenticando che la vera notizia è che ci sono 20 agenti a casa con il Covid. Dove sono i dispositivi di sicurezza? Arrivano, ha detto la Musolino. Dove sono le sanificazioni? Da questo sabato, giornata odierna, ha detto la Musolino, ed in effetti è in corso la sanificazione di Palazzo Satellite. Ma ricordo che precedentemente la stessa veniva fatta TRE VOLTE A SETTIMANA. La colpa quindi non può certo essere sempre dei lavoratori…” ha continuato Giordano.
“Voglio ricordare all’assessore Musolino, al dirigente Ajello, al comandate Giardina ed alla cittadinanza che nella Municipale ci sono Uomini e donne che nonostante i 20 casi covid, le QUARANTENE e l’ansia continuano a garantire i servizi negli uffici e nei corpi di guardia ancora da sanificare, spogliatoi e bagni comuni. Locali che precedentemente godevano di pulizia e sanificazione programmata e regolare e che adesso soffrono anche di mancanza di pulizia. Locali nei quali si annida il COVID e che l’amministrazione NON PROVVEDE A SANIFICARE!” ha concluso Giordano.