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Da oggi in Italia la pillola anti-Covid Merck. Oggi allo Spallanzani le prime 2 dosi

- 04/01/2022
molnupiravir

 “Oggi all’ospedale Spallanzani è iniziata la somministrazione dell’antivirale per via orale molnupiravir (pillola Merck, ndr)“. Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

Le prime due pazienti sono una donna di 91 anni cardiopatica e diabetica e una donna di 72 anni cardiopatica, immunodepressa.

“Entrambe hanno sintomi lievi agli esordi”, ha aggiunto D’Amato. 

Nei giorni scorsi l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato due antivirali, Molnupiravir e Remdesivir, per il trattamento di pazienti non ricoverati, con malattia lieve-moderata che si è manifestata da pochi giorni e in presenza di condizioni cliniche che rappresentano specifici fattori di rischio per lo sviluppo della malattia grave.

Per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito dell’Agenzia. Si tratta di un antivirale orale (autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con Decreto del Ministero della Salute del 26 novembre 2021) il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse (da 200 mg) due volte al giorno, è di 5 giorni. La determinazione Aifa relativa alle modalità di utilizzo è stata pubblicata il 29 dicembre 2021 sulla Gazzetta Ufficiale ed è efficace dal 30 dicembre.

Il molnupiravir, messo a punto dal colosso farmaceutico americano Merck Sharp & Dohme in partnership con Ridgeback Biotherapeutics, è stato il primo farmaco in pillole indicato per la cura dell’infezione da coronavirus a essere registrata.

L’agenzia regolatoria britannica (Mhra) lo ha autorizzato per prima il 4 novembre scorso. Il 26 novembre l’azienda farmaceutica aveva reso noto che il farmaco risulta efficace al 30%, ossia di meno rispetto agli studi preliminari di fase 3 che indicavano invece una riduzione del rischio del 50%.

PRONTE LE FARMACIE

Le farmacie si dicono pronte a distribuire anche attraverso il proprio canale la pillola antivirale molnupiravir per il trattamento del Covid-19, il cui approvvigionamento negli ospedali italiani ha preso il via oggi. Lo sottolinea Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma.

“Gli antivirali – rileva Tobia all’ANSA – sono una nuova frontiera che ci permetterà probabilmente di curare in maniera efficace il Covid anche al domicilio del paziente date determinate condizioni. Ad oggi non è prevista la distribuzione attraverso le farmacie ma esclusivamente attraverso le strutture ospedaliere e le farmacie ospedaliere. Ma è chiaro che guardando al futuro, in un momento in cui come quello attuale è necessario limitare gli spostamenti dei pazienti per la pandemia e soprattutto è necessario limitare l’afflusso presso gli ospedali – evidenzia – bisognerà che questi farmaci transitino anche dalle farmacie con i meccanismi della distribuzione per conto, che permette notevoli risparmi sociali e facilita i pazienti”.

Infatti, afferma, “non sempre il cittadino vive vicino ad un ospedale e ci sono casi in cui i pazienti devono fare anche 100 chilometri per arrivare alla farmacia ospedaliera più vicina. Poter invece trovare il farmaco nella farmacia sotto casa faciliterebbe molto”. Al momento, “non c’è un accordo in tal senso ma è una richiesta che noi come farmacie porteremo avanti nel prossimo futuro. La distribuzione è comunque appena cominciata”. Disponibilità per l’eventuale distribuzione nelle farmacie è assicurata anche da Federfarma Servizi, come d’altronde già accaduto, rileva il presidente Antonello Mirone, per i vaccini anti-Covid.