Giulio Rapetti Mogol, è giunto a Messina nella giornata di ieri. Nella mattinata di oggi, lunedì 20, si è svolta la visita del maestro alle baracche di Fondo Fucile, Fondo Saccà e Annunziata, accompagnato dal Sindaco De Luca, dall’Assessore Salvatore Mondello e dal Presidente di A.ris.Mé. Al fine di esaudire il desiderio di rendersi conto di persona delle baracche messinesi, e proprio ai baraccati il Maestro Mogol dedicherà oggi pomeriggio, alle ore 18, all’Arena di Villa Dante il suo concerto.
A seguire Mogol, è stato accolto a Palazzo Zanca partecipando alla conferenza stampa di avvio del progetto pilota “Percorsi nuovi di accompagnamento all’abitare e risanamento urbano”, alla presenza del Sindaco De Luca, cui hanno preso parte il Vicesindaco Carlotta Previti, gli Assessori Salvatore Mondello e Alessandra Calfiore, la Presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City Valeria Asquini e il Presidente di A.ris.Mé Marcello Scurria; e per il Centro per l’Impiego di Messina il Direttore Giacomo De Francesco e il Dirigente Rosario De Luca.
L’incontro, è stata l’occasione per la firma della convenzione tra il Comune di Messina, l’Azienda Speciale Messina Social City, la Società in house Messinaservizi Bene Comune e il Centro per l’Impiego di Messina per dare l’avvio ai tirocini di inclusione sociale del progetto pilota inserito nel PON METRO Messina Asse 3 – Servizi, finalizzato ad assicurare un percorso integrato di mediazione socio-educativa, dando la possibilità ai residenti negli ambiti di risanamento e in situazione di forte deprivazione materiale e culturale di partecipare a processi di inclusione attiva, al fine di garantire la fuoriuscita da una situazione di esclusione e marginalizzazione abitativa e sociale. L’avvio delle attività dei tirocini di inclusione vedrà impegnati nei prossimi mesi 1100 soggetti.
“Il nostro obiettivo è restituire dignità alla gente che ha vissuto nella Baraccopoli messinese e dare loro il diritto alla felicità” ha aggiunto il Presidente Scurria.
“La musica e le parole delle canzoni possono aiutare nel sociale, dipende dalla persona. Io mi ritengo un uomo fortunato – ha detto Mogol – dal momento che migliaia di persone mi dicono di avere trascorso gran parte della loro vita ascoltando con piacere le mie canzoni che hanno ricoperto un ruolo importante nelle loro vite perché parlare con la musica è un modo per comunicare anche valori e ideali, e per questa ragione con immenso piacere intendo rivolgermi a quella parte di vostri concittadini che per anni e anni hanno vissuto in quelle baracche che ho appena avuto modo di vedere che rappresentano la negazione di ogni diritto umano e civile”, ha concluso il Maestro.
Il Vicesindaco Previti ha evidenziato la sua particolare emozione in quanto “da questo momento gli invisibili, come sono stati definiti, saranno ben visibili e auspichiamo con il nostro supporto che con la loro attività si raggiunga l’obiettivo standard del verde pubblico e del decoro della città, un tema che sta a cuore a questa Amministrazione. Non si tratta di un tirocinio a tempo determinato, saranno formate vere e proprie risorse umane specializzate nell’ottica di programmi di investimento”.
L’Assessore Mondello ha poi anticipato che “il prossimo 28 dicembre si partirà con la demolizione di Fondo Fucile, cuore pulsante della Baraccopoli messinese”; l’Assessore Calafiore ha sottolineando che “le baracche costituiscono prima di tutto un problema sociale e la nostra politica non è finalizzata all’assistenzialismo, ma all’indipendenza e all’emancipazione”; mentre di opportunità di benessere ha parlato la Presidente Asquini sostenendo che “il benessere cui mira il progetto, passa anche attraverso strategie di accrescimento dell’empowerment collettivo, perchè non può esserci empowerment a livello individuale se non è accompagnato da un’azione reale di cambiamento a livello collettivo”.
Il Sindaco a conclusione dell’incontro ha donato al Maestro Mogol una scultura realizzata dall’artista Alex Caminiti, nonché Esperto di Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Messina, raffigurante il capo di Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti; e due copie della storia del Conservatorio musicale “Corelli”, di cui è stato omaggiato anche il cantautore Gianmarco Carroccia.