C’è un risvolto che probabilmente è già attenzionato dalla Procura e che rientra di certo tra i documenti sequestrati per le indagini su quella che è stata definita “la cricca delle strade“. L’indagine, insomma, che ha portato alla misura cautelare dei domiciliari per 7 persone per i quali, nell’attuale fase del procedimento, sono emersi gravi indizi di colpevolezza per i delitti di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica e contro il patrimonio, tra le quali anche il Comandante della Polizia Metropolitana, Antonino Triolo, promosso colonnello (ma è un grado che esiste per la polizia provinciale) dal Sindaco Metropolitano De Luca il 15 febbraio del 2019.
Allora il Sindaco metropolitano Cateno De Luca, come si legge in un comunicato stampa ufficiale della Città Metropolitana, elogiava l’attività del Comandante Triolo e dell’intero corpo di polizia “che è stata contraddistinta da numerose operazioni mirate alla prevenzione ed alla repressione delle attività illecite nell’intero territorio provinciale”. Molto triste la vicenda, pertanto, in cui Triolo è adesso indagato e per la quale è, ai sensi di legge, da ritenersi innocente fino ad eventuale condanna definitiva o eventuale proscioglimento.
Ma, nel frattempo, come annunciato in premessa e come se non bastasse, spuntano i documenti, anzi le determine dirigenziali, con le quali lo stesso Comandante Triolo affida alla ditta “LA CAR” di Andrea Lo Conti il servizio di sanificazione e lavaggio delle auto dell’ente Città Metropolitana.
Con determina dirigenziale numero 384 del 2 aprile del 2020 e con successiva numero 1.105 del 17 novembre dello stesso anno, infatti, il comandante Triolo con la prima determina affida il “servizio di lavaggio e sanificazione degli automezzi di proprietà dell’Ente in uso al Corpo di Polizia Metropolitana impegnati nei servizi Covid” alla LA.CAR di Lo Conti Andrea di Santa Teresa di Riva, a 25 chilometri da Messina, sede della Città metropolitana, e, poi, con la successiva determina stabilisce la prosecuzione dello stesso servizio. Le due determine valgono in denaro ed impegno per l’Ente un totale di 4 mila euro, che, come si legge nella stessa determina, vengono concesse con “estrema urgenza” al fine “di attivare il servizio di lavaggio con relativa sanificazione”. La ditta LA. CAR. di Santa Teresa, si legge sempre nelle determine, è stata “contattata per le vie brevi”, ovvero senza indire alcuna gara. E, peraltro, è da sottolineare che “la spesa, pur gravando sul Patto di Stabilità, è da ritenersi indispensabile per il funzionamento dell’Ente”.
Ma se di una gara, vista l’esiguità della somma non è necessario, interviene il buon senso a porre la domanda se tale servizio continuato ed “emergenziale” era il caso di affidarlo ad una ditta di Santa Teresa di Riva che se poteva rappresentare un risparmio sul costo del servizio, lo stesso è stato ed è ancora vanificato dai chilometri necessari per raggiungerla. Ma alla luce dei fatti emersi dall’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Lo Conti e del comandante colonnello Triolo, oggi tale domanda appare superflua. Non superfluo è, invece, il seguente interrogativo: se ci fosse stato un consiglio della Città Metropolitana tali affidamenti sarebbero stati così semplici da realizzare? Le accuse mosse al comandante colonnello Triolo sarebbero si sarebbero mai configurate?