“Assembramenti senza rispetto delle norme anti Covid , urla belluine che accompagnano l’abbuffata alcoolica (anche di minorenni?) e più in là musica da discoteca diffusa sulla pubblica via . Ecco la bolgia da Suburra che ci si ostina a definire “movida”. In tutto ciò emerge l’assoluta assenza delle istituzioni a partire dal Sindaco che non ha emanato più alcuna ordinanza per regolamentare la diffusione della musica ,che si verifica tutte le sere fino a notte, e non fa più effettuare controlli per il rispetto delle disposizioni anti Covid”. E’ questo il messaggio che giunge in redazione con tanto di video allegato a riprova della dichiarazione. Le immagini si riferiscono a Via Cardines ed è evidente che si tratta della rabbia di residenti che è ormai sedimentata. Riconoscendo il diritto delle imprese della ristorazione di riprendere la propria attività ciò non rende meno necessario il rispetto delle regole e delle norme anti contagio, che nel video sembrano non essere rispettate. Non è finita la pandemia, anzi, c’è il rischio concreto di una quarta ondata. Ma sembra non spaventare nessuno tra i giovani ripresi nel video.
Messina insieme a Catania continua a mantenere numeri importanti di contagio per Covid. Sono le due città dove le vaccinazioni non hanno raggiunto i numeri attesi. Se da un lato si continua a resistere all’obbligo morale di vaccinarsi, dall’altro si tengono condotte pericolose, in termini di contagio, per sé e per gli altri. Come abbiamo già scritto: a Messina non è la Polizia Municipale la sola a dover effettuare i controlli. Ma se si occupa solo di rifiuti ed ambulantato selvaggio il rischio è che il controllo del territorio risulti pericolosamente carente. I controlli che venivano effettuati con modalità interforze che fine hanno fatto? Il Prefetto dovrebbe intervenire.