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Messina: sigilli a un cantiere edile, sequestrato un ponteggio e denunciato il titolare dell’impresa

- 21/05/2019
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La Guardia di Finanza ha sigillato il cantiere. Il ponteggio metteva in serio pericolo di vita gli operai.

Messina, 21 maggio 2019

Il responsabile della ditta esecutrice dei lavori di un cantiere di via Archimede 65 in località Sperone, messo sotto sequestro, è stato denunciato, dal Gruppo della Guardia di Finanza – Nucleo Operativo – 2^ S.O.V., al termine di una verifica delle condizioni di lavoro sotto il profilo della sicurezza e della regolarità dei rapporti di lavoro, congiuntamente a personale dell’ A.S.P. – Spresal di Messina. Sono state rilevate gravi violazioni relativamente al rispetto della normativa a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, e constatato che il ponteggio eretto intorno all’edificio, oggetto di una manutenzione straordinaria, non possedeva i requisiti necessari per l’esecuzione di lavori in quota condizione che è stata ritenuta pericolosa per la sicurezza dei lavoratori, al punto da metterli in grave pericolo di vita. Inoltre l’impresa affidataria dei lavori, non aveva redatto il Piano Operativo di sicurezza, omettendo di valutare i rischi del cantiere. La proprietà dell’immobile, nonché committente dei lavori, non aveva effettuato alcuna comunicazione all’ente concedente dei nominativi presenti nel cantiere, e non aveva designato il coordinatore alla sicurezza in fase di esecuzione dei lavori edili, omettendo di fatto anche la compilazione del cartello di cantiere. Nel corso del sopralluogo sono state infatti riscontrate diverse irregolarità oltre all’uso del ponteggio metallico non idoneo, tra le tante, la mancanza di parapetti e dei servizi igienici. Gli uomini delle fiamme gialle hanno sospeso immediatamente le lavorazioni e sequestrato penalmente il cantiere che è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Messina. Sono stati trovati anche 2 lavoratori in nero. Contestate complessivamente sanzioni amministrative per oltre  16.000 euro e segnalati all’autorità giudiziaria i committenti dei lavori