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Spettacoli: molto apprezzato dal pubblico lo spettacolo “Telemaco prigioniero, Odissea 2021” con Eros Salonia e Giacomo Guttadauro nell’Atrio del Carmine del Comune di Milazzo.

- 21/08/2021
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Spettacoli: molto apprezzato dal pubblico lo spettacolo “Telemaco prigioniero, Odissea 2021” con Eros Salonia e Giacomo Guttadauro nell’Atrio del Carmine del Comune di Milazzo.

MILAZZO (ME), 21 AGO – Grande successo e sold out per lo spettacolo “Telemaco prigioniero, Odissea 2021” con Eros Salonia e Giacomo Guttadauro, nell’Atrio del Carmine al Comune Milazzo, inserito dall’amministrazione comunale nell’ambito della rassegna “Milazzo Estate 2021″. Supporto essenziale per lo buona riuscita dello show voluto dal sindaco Pippo Midili e dall’assessore alla cultura Francesco Alesci, è stato l’apporto organizzativo del consigliere comunale Franco Russo. Centinaia di spettatori hanno seguito con attenzione per quasi due ore la kermesse teatrale, tributando con accorati applausi le performance degli artisti. Lo spettacolo, un cunto rivisitato in chiave moderna, ripercorre le avventure di Ulisse e del figlio Telemaco, coevocate dal ‘cantastorie-Omero’ Giacomo Guttadauro al ritmo di chitarra. L’incontro tra le atmosfere musicali create da Guttadauro e la recitazione evocatrice di Salonia realizza una poesia viva e feconda, un inno di libertà e di amore a cui non ci si può sottrarre.
Salonia, istrionico e ‘multitasking’ interpreta in modo magistrale diversi personaggi dell’Odissea con uguale intensità, evidenziando le loro diverse caratterizzazioni, facendo emergere archetipi tic, fragilità, contraddizioni, della società moderna. 

Guttadauro magistralmente con la voce e a suon di musica accompagna il percorso interiore di Telemaco invitandolo alla comprensione di se stesso, e ad un cambio di paradigma e valori. Uno show che riesce a trattare temi universali come il conflitto padre figlio, l’inadeguatezza delle gabbie – manicomi, la guerra, l’apatia, la ‘normalità’ delle regole imposte, il relativismo della società della comunicazione globale, con ilarità e allo stesso tempo profondità di pensiero. 

Gli stereotipi, l’uniformità e l’apparenza formale sembrano governare la società, ai tempi delle gesta di Telemaco come oggi. Il messaggio di speranza che viene fuori dal sogno del figlio di Ulisse, è che guardando dentro se stessi può ancora emergere un magma incandescente di pensiero che invita alla riflessione interagendo e creando occasioni di incontro/scontro e confronto. Offendo così anche possibilità di profondo cambiamento. Le parole che riempiono di senso e significato lo spettacolo e possono riscrivere la realtà sono incontro, cultura, diversità, ricerca. Tutto questo diventa cuore dell’agire teatrale ricercando un equilibrio tra racconto, incontro, e dimensione artistica, trovando una nuova linfa vitale deflagrante per reagire a tutti i dogmi imposti. La regia è di Eros Salonia, trame musicali e assistente alla regia Giacomo Guttadauro, luci e audio Antares Salonia.