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Consiglieri e medici Rita La Paglia e Sebastiano Tamà: “Povero ospedale Piemonte, ingiustificato operato sul centro vaccinale”

- 24/05/2021
piemonte

Consiglieri e medici Rita La Paglia e Sebastiano Tamà: “Povero ospedale Piemonte, ingiustificato operato sul centro vaccinale”

 

Nota stampa dei consiglieri comunali di Forza Italia, Comune di Messina

MESSINA, 24 maggio – I sottoscritti Rita La Paglia e Sebastiano Tamà, nella qualità di cittadini, medici del territorio nonché Consiglieri Comunali di Messina, del gruppo politico Forza Italia, intendono esprimere una loro riflessione sulla vicenda chiusura punto vaccinale Ospedale Piemonte.

L a storia si ripete “povero Ospedale Piemonte” presidio sanitario storico e strategico della nostra città, prima rischia la chiusura definitiva ( salvataggio dell’IRCS),oggi in piena pandemia da Coronavirus ,uno delle prime sedi vaccinali, chiude le porte ai cittadini.

La chiusura improvvisa e non annunciata, del Centro vaccinale IRCCS Neurolesi – Ospedale Piemonte ha determinato enormi disagi sia ai cittadini già prenotati e non tempestivamente avvisati, che alla città la quale viene a perdere uno dei più prestigiosi riferimenti sanitari del centro città.

Questa decisione è scaturita dall’esigenza di riappropriarsi dei locali per destinarli alla riabilitazione cardio-respiratoria, come dire che alla esigenza epidemiologica del territorio, la Direzione di questa struttura avrebbe, nel proprio immaginario, dato un limite temporale allorquando, per primi , erano riusciti a fare meglio di qualsiasi altra struttura territoriale iniziando i vaccini sin da gennaio 2021.

Grave ed incomprensibile il disagio creato agli utenti prenotati che sono stati messi alla porta. Incerte appaiono le scuse e l’alternativa della navetta che si prodigherà a trasferire al punto di Casazza Neurolesi i pazienti appare uno strappato piano B per proseguire la campagna vaccinale che, qualche difficoltà pratica la determinerà agli anziani in particola modo.

Atteggiamento miopico e asettico non giustificabile nemmeno per la potenziale motivazione data, che seppure incastonata in una esigenza di programma funzionale, attivazione centro di riabilitazione , prevalere improvvisamente su una esigenza di pubblica utilità.

Tale decisione non può essere giustificata neppure con l’atra sentita motivazione che a pochi passi è aperto un altro punto vaccinale, quello dell’ ex Ospedale Militare che , partito in sordina è cresciuto in performance quotidiane, ha determinato nel tempo intasamento con macchine poste in lunghe fila tale da richiedere, quasi ogni giorno, la presenza di vigili urbani e di personale dell’Esercito

Altro aspetto fondamentale è il ruolo non solo di centralità di un presidio sanitario attrezzato ma anche evidentemente la sicurezza sanitaria agi utenti, che possono usufruire di assistenza sanitaria per qualsiasi esigenza pre e post vaccinale. Quest’ultimo aspetto rappresenta un inestimabile valore aggiunto, così come vale per le strutture sanitarie Policlinico Universitario e Azienda Ospedaliera Papardo, attive tutt’ora.

Vale la pena non gettare via la speranza che chi ha ruolo e potere decisionale riveda, con analisi approfondita, seria ed applicata al territorio, ogni aspetto delle discrasie rielevate o fatte evidenziare aprendo, ove fosse possibile, un tavolo di discussione tecnico, rapido e mazziniano per dare risposte concrete ,celeri e sicure per i cittadini, che in questo momento storico della pandemia necessitano sempre più di avere certezze e sicurezza per un vero cambio di passo nell’affrontare una nuova stagione che si apre al futuro della nostra vita.