ASTRAZENECA – Psicosi o dubbi fondati?
I nomi delle morti “statistiche” sospette in attesa della circolare over ’60
8 aprile 2021
“Ogni giorno in Italia muoiono tra le 1.800 e le 2mila persone in generale. Quindi che qualcuno muoia anche se è stato vaccinato è normale, non è possibile il contrario perchè il vaccino non protegge da tutto ciò che non sia Covid. Stabilire il rapporto causa-effetto tra vaccinazioni e decessi post vaccino è molto complicato ma è un rapporto che va stabilito“.Lo afferma il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’istituto Mario Negri, in un’intervista del 16 marzo al Giornale. Un’affermazione che coniuga in una sola istanza statistica, scienza e psicosi. Quella, quest’ultima, che sta frenando e che rischia di mettere in serie difficoltà il crono programma del piano vaccinale previsto dal Governo che non intende assolutamente rischiare che accada.
L’Ema non ha fatto piena luce. Non ha dissolto i dubbi. L’Agenzia europea del farmaco (Ema) se da un lato ammette che “gli eventi rari” di trombosi cerebrale denunciati in più Paesi europei “sono effetti collaterali molto rari” del vaccino anti Covid di AstraZeneca, dall’altro esclude che si possa dimostrare il nesso e dunque indicare il sesso o l’età come fattore di rischio. Peraltro, aggiunge l’Ema, “i benefici” del vaccino AstraZeneca “superano i rischi”. Insomma un colpo al cerchio ed uno alla botte. Una dichiarazione diplomatica che però non contribuisce a dissolvere la paura. “Questo è il vero problema: la sfiducia della gente” continua Garattini. “Per questo è fondamentale la comunicazione. Dobbiamo spiegare bene ogni cosa per evitare inutili allarmismi. E il primo che pecca di un’insufficienza di comunicazione è il Governo. Non basta più fare annunci, bisogna dare spiegazioni. E ripetere tante volte le cose, non basta una sola. In una situazione come questa è giusto che la gente abbia dei dubbi. Sarebbe da cretini non averne. Fondamentale quindi dare alle persone le risposte della scienza».
L’EMA ha passato in rassegna 62 casi di trombosi del seno venoso cerebrale e i 24 casi di trombosi venosa splancnica inserite nel database della farmacovigilanza europea entro il 22 marzo. Di questi, 18 hanno portato alla morte dei pazienti. Il numero di segnalazioni è tuttavia esiguo, considerando che oltre 25 milioni di persone tra Europa e Regno Unito hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca.
L’orientamento delle prossime ore del Governo sarà dunque quello di non somministrare Astrazeneca a chi ha meno di 60 anni di età: “Ci mettiamo subito a scrivere la circolare. Bisogna essere chiari e netti”, ha detto Speranza. “Il provvedimento conterrà una raccomandazione di somministrare AstraZeneca sopra i 60 anni, in linea con quanto deciso da altri Paesi Ue“.
“Limitandoci a Germania, Spagna e Francia, i primi due hanno di fatto sposato la linea di un uso preferenziale sopra i 60 anni, la Francia sopra i 55 anni di età. Con l’obiettivo di mettere in sicurezza la popolazione più a rischio, cioè sopra i 60 anni di età, la posizione decisa dal ministro dopo un confronto che ha coinvolto anche figure istituzionali è stato di raccomandare un uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di eta’”. Lo ha ribadito il presidente del Css, Franco Locatelli.
E’ bene, infatti, ricordare che ci sono circa due milioni di dosi AstraZeneca che ancora giacciono nei frigo e oltre un milione e duecentomila le persone, tra docenti e forze dell’ordine, che attendono la seconda dose a maggio. “Il piano vaccinale non subirà cambiamenti” ribadisce Speranza.
Ma quante sono in Italia i casi di morti sospette? Sono 18, di cui ben 6 sono siciliane, ed ecco l’elenco:
6 marzo – CATANIA: muore il poliziotto Davide Villa.
10 marzo – NAPOLI: La professoressa Annamaria Mantile, docente scomparsa a 62 anni lo scorso 2 marzo.
15 marzo – BIELLA: muore alcune ore dopo l’iniezione l’insegnante 57enne Sandro Tognatti .
11 marzo- Augusta: muore Stefano Paternò militare della Marina.
13 marzo – TRAPANI: muore il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco.
16 marzo – ROMA: Si era vaccinata il 25 febbraio a Santa Marinella con “lotto di produzione ABV5811” di Astrazeneca e dopo pochi giorni ha perso la vita. Stefania Maccioni, 51enne, docente di lettere alla scuola media di Cerveteri
16 marzo – ROMA: Muore dentista 45enne, L. M., venti giorni dopo aver fatto il siero.
17 marzo – GELA: muore Zelia Guzzo, l’insegnante di 37 anni, colpita da una emorragia cerebrale. Due settimane fa aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca.
18 marzo – NAPOLI: muore Sonia Battaglia, la 54enne di San Sebastiano del Vesuvio (Napoli) ricoverata da giorni all’ospedale del Mare di Napoli in terapia intensiva.
20 marzo – MANTOVA: Aveva 50 anni Pietro Taurino, carabiniere, di Salerno ma in servizio al comando provinciale di via Chiassi di Mantova. È morto mercoledì scorso, a causa di una trombosi cerebrale.
23 marzo – BOLOGNA: muore Giuseppe Morabito, 61 anni, era positivo al Covid al momento del decesso, l’insegnate è stato trovato morto in casa dieci giorni dopo essersi vaccinato con una dose di AstraZeneca, che faceva parte di uno dei lotti successivamente sequestrati anche in Emilia-Romagna.
24 marzo – NAPOLI: a lutto Ischia e Procida per l’improvvisa scomparsa per arresto cardiaco di Ilaria Pappa, la 31enne professoressa morta all’ospedale Cardarelli. Lo scorso 28 febbraio la donna si era sottoposta a vaccinazione, con Astrazeneca
25 marzo – PALERMO: muore Cinzia Pennino, insegnante di 46 anni, deceduta a Palermo 10 giorni dopo aver ricevuto la dose di Astrazeneca
25 marzo – FORMIA: si accascia tra le braccia dei colleghi e muore il finanziere R.T., abitante a Scauri, prestava servizio presso il Centro Navale Formia della Guardia di Finanza. Anche lui aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca poco tempo prima.
30 marzo – UDINE: muore Emanuele Calligaris, maresciallo maggiore dei carabinieri, morto per trombosi dopo il vaccino.
30 marzo – GENOVA: muore Francesca Tuscano, l’insegnante di 32 anni di Genova, con sintomi di trombosi cerebrale dopo che il 22 marzo era stata sottoposta al vaccino AstraZeneca.
31 marzo – COSENZA: uomo di 75 anni muore d’infarto a Montalto Uffugo due giorni dopo avere ricevuto il vaccino AstraZeneca
31 marzo – MESSINA: Morte cerebrale per Augusta Turiaco, 55 anni, docente messinese sottoposta a vaccino l’11 marzo scorso.
Ricordiamo che è ancora ricoverato al Policlinico di Messina, in gravissime condizioni, l’avvocato Mario Turrisi. Anche lui aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca pochi giorni prima. Nomi, storie e speranze diventate “statistiche” freddi e “non significative” ai fini scientifici.
Ma quali sono i sintomi da tenere sotto controllo ed a seguito dei quali richiedere l’intervento medico? Eccoli:
- Respiro corto.
- Dolore al petto.
- Gonfiore alle gambe.
- Dolore addominale persistente.
- Sintomi neurologici, come forti emicranie o vista sfocata.
- Macchie di sangue sottocutanee nel sito dell’iniezione.
Alla domanda del giornalista del Giornale al farmacologo Garattini se si sottoporrebbe al vaccino Astrazeneca, lo scienziato ha risposto: “Io lo farei senza problemi se non fossi già stato vaccinato“.
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