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Cateno De Luca: “Mi dimetto anzi no”. E se fosse un finto “funerale” politico di questa amministrazione?

- 04/02/2021
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Cateno De Luca: “Mi dimetto anzi no”. E se fosse un finto “funerale” politico di questa amministrazione?

 

4 febbraio 2021

Sono stati molti gli articoli di stampa che da ieri hanno dato per “archiviato” Cateno De Luca in qualità di Sindaco di Messina. Anche lo stesso, ancora, primo cittadino ha fornito un cronoprogramma della giornata di oggi che ha lasciato pensare liberamente che l’amministrazione deluchiana sia agli sgoccioli.

Eppure sembra sempre più somigliare, questa vicenda, a quella storia di quell’anziano e ricco signore che inscena il suo funerale, fingendosi morto, per vedere chi gioisce della sua dipartita. Per poi alzarsi di botto dalla cassa nella quale si è disteso per stupire e rimproverare coloro che speravano nella sua dipartita, spiazzandoli.

 

E questo a cui stiamo assistendo è un finto funerale politico?

Di certo c’è che De Luca se lo è fabbricato da solo, come certo è che probabilmente ha tirato troppo la corda, mirando verso un obiettivo che non dipendeva dalle sue possibilità. La Paglia continua ad essere al suo posto alla guida dell’ASP di Messina, i dati dei contagi, per la verità scendono. Allora delle due l’una: o Cateno De Luca tira fuori dal cilindro una motivazione forte ed utile davvero a non perdere la faccia e straccia le sue dimissioni, stasera in diretta facebook, come ad esempio la lotta senza quartiere per non lasciare la città in mano agli “asini volanti” o il calcolo è un altro anche se molto mal calcolato: tornare a nuove elezioni per risorgere dalle ceneri come araba fenice e con la maggioranza in consiglio comunale.

Improbabile e calcolo mal fatto, quest’ultimo, perché le elezioni, causa covid, non sarebbero a stretto giro ed all’ex sindaco, che ha abbandonato Messina in gran tempesta, economica e sanitaria, non resterebbero che le dirette facebook, con il serio rischio di scomparire.

 

Cosa farà, anzi cosa conviene al Sindaco De Luca?

Certamente non dimettersi e continuare a gestire la sua amministrazione che alla fine continua ad ottenere approvazioni da un Consiglio Comunale che sembra sempre più un animale ferito e, stavolta, che si agita scendendo allo stesso livello della dialettica “cruda” del Sindaco stesso. Troppe incognite, come abbiamo già scritto, starebbero dietro l’angolo di una nuova campagna elettorale, come quella certa di un compattamento anti De Luca dei fronti politici che darebbe filo da torcere al ricandidato sindaco.

E poi c’è l’amarezza impossibile da mandare giù per De Luca, di consegnare la città in mano al Presidente della Regione Musumeci, colui che non ha rimosso La Paglia ed al quale De Luca l’aveva giurata con tanto di denuncia per epidemia colposa.

 

Dunque possibile colpo di scena?

Se non abbiamo scritto finora è perché nulla è mai scontato con il nostro Sindaco. La pubblicazione da parte sua di stralci del Consiglio di ieri che ha bocciato la mozione “supplica”, e l’invito a divulgare non sembrano atti di chi sta per mollare. Insomma De Luca somiglia sempre più a quel vecchietto che simula la sua morte per poi gridare vendetta.