Autopsia a Messina per la 17enne uccisa a Caccamo. Ma non chiarisce le cause della morte
3 febbraio 2021
Non ha chiarito le cause della morte l’autopsia sul corpo di Roberta Siragusa, la 17enne uccisa a Caccamo una settimana fa. L’esame, svoltosi a Messina, non risolutivo si avvarrà adesso degli esami istologici: “Dobbiamo attendere l’esito degli esami istologici per stabilire le cause della morte. Dall’esame sono emerse – ha affermato Manfredi Rubino il consulente nominato dagli avvocati che assistono la famiglia di Roberta Siragusa – gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e una parte degli arti inferiori. Non è ancora sufficiente per stabilire le cause del decesso, per capire cioè se ad uccidere la ragazza sia stato il fuoco. Roberta aveva la lingua protrusa che può presentarsi nei casi di strangolamento, ma non è certo che lo strangolamento sia la causa della morte“. L’esame sul corpo di Roberta è iniziato alle 15 ed è stato eseguito dal medico legale Alessio Asmundo.
Gli avvocati della vittima, Giuseppe Canzone e Sergio Burgio, dopo la conclusione degli accertamenti hanno fatto sapere che il corpo della giovane presentava vasti segni di bruciatura. “Un corpo dilaniato, come ha detto il gip“, ha detto l’avvocato Canzone che ha assistito all’autopsia.
Per il delitto è in carcere il fidanzato della ragazza Pietro Morreale, 19 anni, che dopo aver assassinato la fidanzata avrebbe dato fuoco al cadavere.