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Covid: la “variante inglese” approda in Italia. Arrivati in Sicilia 1115 dalla Gran Bretagna

- 21/12/2020
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21 dicembre 2020

Sono 1115 gli arrivi accertati dall’Inghilterra a far data dal 14 dicembre scorso in Sicilia. Quel che fa paura è la nuova variante del virus che sta diffondendosi in Gran Bretagna che, comunque, è già stata isolata in Italia: si tratta del convivente di un cittadino italiano, positivo e già posto in isolamento. “Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito tutte le procedure stabilite dal Ministero della Salute” fa sapere il Ministero della Salute.

LA MUTAZIONE

Ciò che preoccupa della nuova variante è la mutazione dello “spike” ovvero l’insieme di uncini che ricoprono il virus e che gli permettono di agganciarsi alle cellule umane. Questa variazione gli consente di diffondersi molto più rapidamente, un istinto di sopravvivenza da parte del virus mutato che incrementa la sua contagiosità di oltre il 70%. Non ci sono però certezze di maggiore pericolosità né di interferenze nelle cure in atto.

LA DIFFUSIONE DELLA VARIANTE

La variante si è già diffusa in altri Paesi come il Sudafrica, l’Olanda, la Danimarca e l’Australia. “E’ fuori controllo”, hanno ammesso le autorità a Londra, tanto da far raddoppiare i contagi nel Regno in appena una settimana. L’Oms ha fatto sapere di essere in “stretto contatto” con gli uomini di Boris Johnson, e nel frattempo ha invitato tutti i governi europei a “rafforzare le proprie procedure di controllo e prevenzione”. Non è ancora detto che la malattia sia più letale, anzi c’è chi lo esclude, ma c’è la possibilità che “incida sui metodi diagnostici”, ha avvertito l’organismo Onu. Quanto al vaccino, invece, secondo l’università di Oxford (che sta lavorando al farmaco con AstraZeneca) la nuova variante “non preoccupa”. Per evitare brutte sorprese, comunque, le cancellerie europee hanno deciso di correre ai ripari, di fatto isolando la Gran Bretagna.

LA STRETTA INTORNO ALLA GRAN BRETAGNA
La stretta, come spesso accade in ambito Ue, è avvenuta in ordine sparso. Ha iniziato l’Olanda, sospendendo i voli con Londra fino al primo gennaio. Poi è stato il turno del Belgio (anche i treni) e dell’Italia. L’ordinanza, annunciata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e firmata dal titolare della Salute Roberto Speranza, è già entrata in vigore, fino al 6 gennaio. E l’ultimo volo della British da Londra è atterrato nel pomeriggio a Fiumicino. Una decisione preso dopo un “confronto con gli scienziati”, ha spiegato Speranza. Lo stop ai voli è stato deciso anche dalla Germania che, come presidente di turno dell’Ue, si è attivata per fare il punto della situazione con i partner.
La presidenza tedesca dell’Ue ha invitato gli stati membri ad una riunione urgente dell’Ipcr, il meccanismo di gestione politica delle crisi. L’incontro ha il fine di coordinare la risposta dell’intera Ue alla variante del Covid 19 identificata nel Regno Unito.

GLI ARRIVI IN SICILIA

Dei 1115 viaggiatori provenienti dall’Inghilterra, 636 sono stati, finora, tutti sottoposti a tampone molecolare prima di arrivare in Sicilia. «Siamo in attesa dell’ultimo volo proveniente da Londra e diretto a Palermo, decollato poco prima della ratifica dell’ordinanza del ministro – aveva aggiunto Razza nel pomeriggio – per il quale abbiamo già predisposto misure adeguate in un’area diversa da quella normalmente adoperata per i test ai cittadini provenienti da altre località». E l’aereo atteso è giunto a Palermo alle 20.45 con a bordo 134 passeggeri, di cui due bambini, più sei dell’equipaggio. I medici dell’Asp di Palermo e dell’Usmaf, Polaria, Enac e Gesap, la società di gestione dell’aeroporto, hanno attivato il canale sanitario e i passeggeri sono stati sottoposti a doppio tampone: antigenico e molecolare.

Adesso dovranno osservare 14 giorni di isolamento fiduciario. Le autorità sanitarie hanno inoltre acquisito le liste passeggeri, per monitorare l’andamento della quarantena fiduciaria.