Una corda ed un salvagente: questa l”attrezzatura con la quale gli uomini della Capitaneria di Porto hanno sfidato il mare per trarre in salvo uno dei due adolescenti che erano rimasti intrappolati in mare a causa delle alte onde. Tra loro Aurelio Visalli poi scomparso in mare, tra i flutti nell’adempimento del suo dovere “armato” di ciò che aveva a disposizione, ovvero troppo poco.
Chiamare “attrezzatura” una corda ed un salvagente di sughero e plastica è davvero triste ed allarmante al tempo stesso ed è il motivo per il quale la Procura di Barcellona P.G. ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti e che ha fatto scattare la disposizione dell’esame autoptico sulla salma di Aurelio Visalli e che ha fatto slittare i funerali.
Il tutto è documentato da un video di un utente Facebook, Iona Rotondo, presente durante le fasi di tentativo del salvataggio.