
Care Amiche, vorrei vi lasciaste sedurre da un percorso sensoriale attraverso le note delle fragranze che vi rispecchiano. Un profumo è un’arma di conquista. Che lo vogliate o no, l’odore di un momento può imprimersi nella vostra memoria creando un collegamento costante attraverso il ricordo.
Ecco perché il vostro matrimonio può essere spinto oltre l’ordinario e vestire una mise olfattiva precisa, studiata, che sia l’espressione delle vostre personalità e del vostro amore. Claudia Scattolini mi ha illuminato la via. Fragrance Designer, prima e unica in Italia, stilista nell’haute couture dell’allestimento olfattivo. Crea profumi per occasioni speciali, è una mente brillante e un’artista controtendenza. Ha sposato il credo dell’”Unicum” e ha il potere di scalfire nei nostri ricordi le emozioni più belle, riportandole alla mente al ritmo morbido di un respiro. Si è affermata come trait d’union tra l’eleganza italiana e il savoir faire francese e vanta un percorso scolastico di respiro elitario alla scuola di Guerlain di Versailles.
Dovete sapere che un adulto medio può riconoscere oltre diecimila odori diversi. I neuroni responsabili dell’olfatto sono tra quelli che si rinnovano più frequentemente. Il processo olfattivo avviene a livello limbico, all’interno delle strutture della memoria. A differenza degli stimoli visivi, le componenti olfattive non vengono scomposte e sono nel complesso più semplici da memorizzare. A distanza di decenni, un profumo a noi caro può dunque rievocare ricordi legati all’infanzia.
“Un odore si imprime nella nostra memoria per sempre. – Mi ha spiegato la Scattolini – Realizzare un profumo personalizzato per gli sposi, consente di rendere unico e inconfondibile il giorno del matrimonio. La fragranza sarà il risultato di un percorso introspettivo per la coppia e racconterà esattamente ciò che Lui e Lei intendono far emergere del loro rapporto.”
Care spose, organizzare il wedding day focalizzando gli elementi d’allestimento su una fragranza speciale, significa allineare i preparativi secondo una strategia di coerenza tematica. L’obiettivo del marketing olfattivo trova ragione nel gioco esperenziale. Come mi ha spiegato Claudia Scattolini, il ricordo olfattivo riflette la fragranza e ci proietta nel viaggio nella nostra memoria.
“Una volta definito il concept olfattivo, avremo trovato il file rouge dell’evento nuziale. Le note del bouquet possono essere l’elemento d’unione tra i diversi elementi organizzativi, dall’allestimento floreale al menu. Volendo ulteriormente sofisticare la resa dello strumento olfattivo, le materie prime utilizzate per creare la fragranza degli sposi possono essere concepite alla base delle preparazioni culinarie.”
Claudia Scattolini in questo è pioniera. Il suo Agrums – Extrait de Parfum, è stato inserito da Nicolas De Barry nella classifica dei 101 profumi da scoprire e provare almeno una volta nella vita. Fu ripreso da uno chef per una creazione a tema e il risultato fu un piatto a base di salvia fritta con alici e gamberi all’arancia. Tra le creazioni delle “Toque blanche” più ispirate anche la rana pescatrice speziata al pepe rosa e al coriandolo e la gelatina alla rosa con petali caramellati.
“Le persone amano essere coccolate. Oggi vince il “su misura”, la personalizzazione. Non siamo più negli anni ’80, non ci si affida più esclusivamente al brand. Gli sposi vogliono l’esclusiva, vogliono un’attenzione specifica. Si arriva alla fragranza giusta prendendo in considerazione tutti gli elementi di riferimento del matrimonio. Dalla stagione alla location. Mi muovo tra legni e ambra, frutti e spezie. – Ha concluso Claudia Scattolini – Ogni profumo che creo deve rappresentare l’essenza del momento.”
Una fragranza delicata impressa sul velo nuziale è una traccia immortale del vostro giorno perfetto. Abbiate l’entusiasmo di rendere unico lo scenario di contorno, di distinguervi. Date la giusta essenza al romantico défilé lungo la navata e fate sì che nessuno possa più dimenticare quei momenti. Basterà chiudere gli occhi e respirarne il profumo.