““Il materiale proveniente dai droni, che non faceva parte degli atti del procedimento è stato trasmesso al consulente dai vigili del fuoco il 18 e 19 agosto scorsi. Dall’esame dei fotogrammi, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento, il consulente di questa Procura verificava che già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato”. Lo afferma, in una nota, il Procuratore di Patti Angelo Cavallo, sottolineando che invece “non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre“.
“Quanto al piccolo Gioele – si legge ancora nella nota della Procura – è attualmente in corso l’elaborazione, da parte del consulente, di migliaia di ulteriori fotogrammi ripresi dai droni dei vigili del fuoco (oltre 16.000) nei giorni delle ricerche . Al momento, ad un primo studio dei fotogrammi consultati, non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre. In ogni caso – aggiunge il magistrato nella nota – ulteriori elementi dovranno essere ricavati dal necessario successivo approfondimento, ricorrendo a tutti i possibili strumenti tecnici diretti all’analisi dei medesimi fotogrammi. In data 13 agosto 2020 questa Procura disponeva, inoltre, l’acquisizione delle immagini satellitari dei luoghi inerenti la scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele, tratte dal sistema satellitare europeo “Costellazione Copernicus”. Tali immagini, allo stato, non sono risultate utili, ma, anche in questo caso, sono in corso ulteriori accertamenti ed approfondimenti tecnici. E’ in corso di valutazione anche l’eventuale contributo che potrà essere fornito dall’acquisizione di immagini ricavate da altri sistemi satellitari”.