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Orari e movida messinese: Bisignano “Ordinanza che suona come una beffa!”

- 02/08/2020
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Non piace a molti cittadini residenti in centro l’ordinanza con la quale il Comune di Messina concede un’ora in più ai locali della movida messinese passando dalle 2.00 come orario di chiusura alle 3.00. Così come l’allungamento per l’orario delle emissioni musicali che dovranno cessare entro le ore 1.30 dal lunedì al giovedì ed entro le ore 2 dal venerdì alla domenica. L’Assessore Musolino scrive che “Aderendo alle richieste pervenute dagli operatori del settore e dai tanti cittadini, i quali hanno manifestato il desiderio di potere beneficiare di qualche ora di divertimento in più”. Una motivazione che però non è accettabile secondo Michele Bisignano, portavoce del comitato cittadino dei residenti in centro città.

“Il Sindaco di Messina ha emesso una nuova ordinanza, che per molti cittadini messinesi suona come una “beffa”, scrive Bisignano, i Cittadini residenti in centro, e non per questo motivo da annoverare, come è stato fatto con argomentazioni sociologiche semplicistiche, fra i “borghesi privilegiati e retrivi”, ed anche in altre zone della città, che sapranno chi ringraziare per questa legittimazione di una palese violazione di un diritto intangibile e sacrosanto, quale il riposo notturno delle persone.
E ciò viene fatto con una ordinanza sindacale che contiene anche motivazioni risibili che richiamano certe espressioni da “Cetto La Qualunque”, e che è in palese contrasto con le “ragioni” della precedente determinazione, concordata con il Prefetto di Messina.
Una ordinanza, inoltre, emessa da un soggetto istituzionale che dovrebbe svolgere il ruolo di massima autorità locale in termini di tutela della salute pubblica, che non tiene minimamente conto delle norme e dei provvedimenti anti-Covid 19, che, piaccia o non piaccia, dovranno essere reiterati dopo la proroga dello stato di emergenza sanitaria nel nostro Paese, e dopo tutto quello che sta accadendo nel mondo, che soltanto dei cinici demagoghi o dei superficiali irresponsabili possono far finta di non vedere” conclude Bisignano.