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AIDS – Il presunto “untore”: fissata per il 3 luglio l’udienza preliminare per il processo a Luigi De Domenico

- 05/06/2020

Cinquantacinque anni, affetto da AIDS ed arrestato nel settembre dello scorso anno. E’ Luigi De Domenico. accusato di omicidio per aver infettato la compagna deceduta per la stessa malattia dell’accusato. Lei era un avvocato, S.G. morta a soli 45 anni nel 2017. La donna, accusa il Tribunale di Messina, sarebbe morta a causa del silenzio del De Domenico che non la avrebbe informata della sua malattia. Ma a questo capo di imputazione si aggiunge anche il caso di un’altra donna, di Verona, che avrebbe avuto contatti con l’imputato che anche in questo caso non l’avrebbe informata del suo stato di salute, infettandola. Luigi De Domenico si trova attualmente ai domiciliari e soggetto al braccialetto elettronico. E’ così stata fissata per il 3 luglio prossimo l’udienza preliminare che lo vede dunque imputato per omicidio nel primo caso e per lesioni gravi per il secondo caso.

«Non sfugge che l’indagato ha con particolare spregiudicatezza taciuto a tutte le sue partner la sua condizione e con allarmante pericolosità ha preteso rapporti sessuali non protetti, mettendo a rischio l’altrui salute, per il proprio soddisfacimento sessuale. Le modalità con le quali, peraltro, ha non solo taciuto il suo stato alla compagna, ma pure l’ha fuorviata consigliandole integratori, pur potendosi rappresentare le conseguenze che la propria insensata condotta avevano provocato, rende oltremodo concreto ed attuale il pericolo di recidiva», scriveva il gip di Messina che dispose l’arresto dell’uomo il 16 settembre del 2019.

«Le condotte contestate – spiega il giudice nella misura cautelare – denotano, pertanto, una personalità criminale di assoluto rilievo, e costituiscono l’indice di un pericolo di reiterazione dei reati che può… essere fronteggiata solo ed esclusivamente col carcere».