Catania, 8 aprile 2019
E’ un segnale che può essere interpretato come “positivo” circa il pericolo ricorsi che in questo momento corre la Messina Social City, l’azienda speciale costituita dal sindaco Cateno De Luca. L’avvocato Paolo Intilisano di Messina, nell’interesse dell’Unione Nazionale Consumatori, aveva presentato un ricorso al TAR di Catania avverso la legittimità dell’articolo 10 del regolamento di Messina Social City. Un articolo sottoscritto da tutti i lavoratori assunti dall’azienda speciale che impone vincoli di riservatezza ritenuti “eccessivi” dai proponenti il ricorso. Il ricorso resta ANCORA IN PIEDI ma il giudice del Tribunale Amministrativo di Catania, dottor Giovanni Iannini, ha rigettato la richiesta di sospensiva nelle more del giudizio. Il TAR cioè ha ritenuto non vi siano motivi tali da sospendere in via cautelativa l’attività di Messina Social City.
Tale decisione fa ben sperare i vertici di Messina Social City sull’esito favorevole del ricorso, e fa tirare un sospiro di sollievo al sindaco che scrive in un post: “Ricorso al TAR dell’associazione unione nazionale consumatori (scritto dal primo cittadino tutto minuscolo ndr.) per l’annullamento della costituzione Messina Social City? Respinto il cautelare!”. Un’informazione per così dire a metà, visto che chi lo segue e commenta scrive: “Bene allora poteva essere fatta!”. Ma non è questo il punto. Il sindaco infatti, non scende in particolari e non scrive che IL RICORSO RIMANE COMUNQUE IN PIEDI.
Sono contento per i colleghi, ma il sindaco pensi anche alle persone che come me hanno lavorato per 28 anni nei servizi sociali e che ora solo perché hanno bloccato la gara del mio servizio (ass. Dom. 328) ora mi ritrovo senza lavoro e fra poco senza disoccupazione. Non è onesto per non dire altro.