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Messina: Largo Seggiola, l’isola inutile a vantaggio di CHI? Interrogazione di Libero Gioveni.

- 03/01/2019
llargo seggiola

Messina, 3 gennaio 2019

Servizio TIRRENOSAT del 16 maggio 2018

Di Largo Seggiola ci eravamo occupati già a maggio di quest’anno. Avevamo evidenziato in un nostro servizio televisivo andato in onda su TirrenoSat, l’incuria e l’abbandono di un’area resa pedonale non si sa bene perchè ed a vantaggio di chi. L’area chiusa e transennata, infatti non gode di alcuna risorsa utile, con gli alberi non curati ed appesantiti, con una statua quella della Regina Elena, eretta nel 1960, completamente nascosta dagli alberi. La piazzetta è diventata luogo di carico e scarico del supermercato e di deposito dei cartoni non sempre ben posizionati. Insomma un’area chiusa ed inutile, o meglio, utile a pochi, che andrebbe immediatamente riaperta. A riproporre il problema già da noi evidenziato è oggi il consigliere comunale Libero Gioveni con una sua interrogazione al sindaco ed all’assessore al ramo, chiedendo

  1. se intendano valutare la possibilità di riaprire al transito veicolare le strade che compongono Largo Seggiola, modificando e migliorando nel contempo la viabilità nelle vie limitrofe;
  2. se, nel caso si volesse mantenere ancora l’area pedonale a Largo Seggiola, come intendano migliorarne le condizioni di vivibilità per renderla più gradevole possibile alla cittadinanza.

In particolare nell’interrogazione il consigliere Gioveni scrive : “il sottoscritto si è detto sempre convinto della necessità di istituire delle isole pedonali nella nostra città (tanto da aver anche votato ultimamente la delibera per la pedonalizzazione temporanea di via Dei Mille), ma quando di fronte all’evidenza di fatti inequivocabili che raccontano di un’area pedonale come quella, appunto, di Largo Seggiola, che si è rivelata fallimentare e inutile, totalmente priva di quelle prerogative che l’avrebbero dovuta far considerare tale (assenza di arredi, di iniziative ludiche ecc.) non si può non valutare l’ipotesi di riaprire al transito veicolare le strade di questa porzione di territorio a forma di triangolo confinante con la via Cesare Battisti, la via Mario Giurba e la via Santa Marta.

            Se poi si pensa che nell’area spesso risultano presenti persino delle autovetture che riescono ad accedere per l’assenza di uno dei dissuasori di sosta sradicato dal confine con la via Cesare Battisti facendola in barba ai divieti, si potrà ben comprendere la considerazione che i soliti incivili hanno di questa area pedonale che, evidentemente, non sono stati mai stanati dalla polizia municipale, né tanto meno lo stesso Dipartimento Viabilità ha riservato la giusta attenzione all’area non avendone mai ripristinato correttamente il perimetro di chiusura!” conclude Libero Gioveni.