Messina, 7 aprile 2020
E’ INCREDIBILE quanto stabilito in una circolare dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia. Non ci sono i tamponi, non sono sufficienti gli estrattori, pertanto una semplice quarantena asintomatica “è indicativa della interruzione della qurantena”. Così … senza certezza.
“Il tampone è l’unico strumento, in atto, scientificamente validato che viene riconosciuto ai fini della diagnosi di presenza/assenza di virus SARS CoV-2“, ma nell’indisponibilità di farlo e vista la carenza di estrattori, ovvero di reagenti, sarà possibile rimettere in circolazione tutti coloro che sono in quarantena. E sono ben 15.000 i soggetti in questo stato. Il numero che somiglia troppo evidentemente con coloro che sono rientrati in Sicilia nelle ultime settimane. “Questo CTS (Comitato Tecnico Scientifico) condivide il senso dell’art. 1 comma 3 dell’Ordinanza (Regionale) in parola, tuttavia alla luce della criticità esposta osserva che alo stato delle attuali conoscenze, sufficienti evidenze scientifiche (SUFFICIENTI!) supportano il dato osservazionale che l’isolamento per più di 14 giorni di un soggetto in quarantena, che non abbia mostrato la comparsa di alcun sintomo respiratorio ed in generale che goda di buona salute (COME GLI ASINTOMATICI !) sia indicativo, con elevate probabilità (PROBABILITA’!!) logiche e scientifiche, di assenza di infezione. In questo caso, dunque, il soggetto potrebbe interrompere la quarantena” e che Dio ci aiuti. L’Università di Messina SI ATTIVI e che con il proprio bagaglio di conoscenza produca gli estrattori che non arrivano e che non permettono di mettere in salvaguardia un esito così delicato come la fine della quarantena. Perché in caso di carenza di tamponi si è scelto di SCOMMETTERE sulla salute pubblica.
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