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Testimonianza: “Sono un operatrice sanitaria ed ho paura di esporre a rischio mia madre…”

- 23/03/2020

Messina, 23 marzo 2020 – Lettera di Tiziana Cassata

Buongiorno io vorrei dare il mio contributo“, inizia così la lettera alla nostra redazione di Tiziana Cassata, un’operatrice sanitaria al momento non operativa che però si chiede con chi possa essere entrata in contatto negli ultimi giorni di lavoro e se potrebbe essere positiva o asintomatica. La paura più grande è però “nuocere” a sua madre, ex medico del Policlinico, proprio di malattie infettive, costretta a letto dopo un infarto. “Sono incazzata… anzi di più. Non si trovano mascherine ed io non so come assistere mia madre, che oggi esce dall’ospedale, in sicurezza…” dice in un suo messaggio audio…

Sono una semplice oss al momento ferma. Ho 2 figli responsabili che con grande sacrificio stanno rispettando le varie ordinanze e con grande buon senso non escono da settimane. Ho una madre che ancora deve essere dimessa dalla cardiologia per un grave infarto, la fortuna vuole che abitiamo ad un piano di differenza. Ed ho paura a darle assistenza, ho paura perché io non so più con chi sono entrata in contatto e lei è un ex medico di malattie infettive e parassitologia del Policlino ed ha solo 66 anni.
Io mi appello: ormai siamo in grave emergenza, nessuno più punta dito contro qualcuno. Ormai poco importa come sono andate le cose.
Ma mi appello a noi al nostro altruismo, buon senso, senso civico. Amore verso se stessi e verso chi amiamo. Vi prego state a casa, non affollate i supermercati e disumano e pericoloso fare tanta fila, e prego la nostra sanità di permettetemi il termine cerchiamo di tamponarci tutti, tamponi prima agli esposti e poi ai civili. Stringiamo, sacrifichiamo con consapevolezza che solo così possiamo forse venirne fuori. Senso di responsabilità non riduciamoci all estremo… Siamo molto vicini. È davvero il momento di essere estremisti e chiuderci, isolarci e fare la cosa giusta per noi e per gli altri. By Tati, Taci, tacciana, questo è il mio nome con cui una grande mia dolce suora malata terminale che ho amato tanto mi chiamava. Un abbraccio a tutti
“.