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Risanamento: Gioveni “La legge scade a dicembre 2025. Questione fragili risolvibile con i 7 milioni di Arismé”. Mondello “chiacchiere da bar”, ma i Pinqua assegnati nel 2021. Cosa si è fatto fino ad oggi?

- 07/04/2025
gioveni msc

“Nessuno parla di un punto fermo, ovvero che la scadenza della legge speciale per il Risanamento della Baraccopoli di Messina è prossima: dicembre di quest’anno” lo dice Libero Gioveni durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale odierno. “Il tempo è striminzito e non basta. Per cui dovremo attivarci subito affinché venga concessa una proroga, ma non per un solo anno, perché non basterebbe” dice ancora Gioveni. “Madre Teresa di Calcutta diceva che molti parlano dei poveri, pochi parlano con i poveri. Questo per introdurre la questione della disabilità, che ricordo è prevista per la totalità dei lotti. E non lotto per lotto”. Alla seduta di Consiglio comunale erano presenti il sub-commissario Santi Trovato, il vicesindaco Mondello, il presidente di ARISME Gemelli, il presidente della Patrimonio Cacace, l’assessore comunali alle politiche sociali Calafiore.

“Al momento sarebbe utile provvedere a rimuovere strisce di casette che consentirebbero di completare alcune zone come al lavatoio e a Giostra” ha proposto Libero Gioveni. “Per i fragilissimi ed i fragili – dice Gioveni – non capisco dove stia il problema dato che ARISME’, che ha l’obbligo di agire in ambito Risanamento, in base ai finanziamenti ricevuti, ha contabilmente la disponibilità di 7 milioni di euro. Il numero delle famiglie con disabili sono 130, di cui 48 con soggetti definiti fragilissimi. Se i fragilissimi sono attenzionati dal sub-commissario che deve trovare abitazioni da assegnare, ARISME’ ha l’obbligo di reperire gli alloggi per le rimanenti 90 famiglie circa con soggetti fragili. Non vedo quindi dove stia il problema, visto che da una semplice operazione matematica risulta che, presa a misura la cifra media di 80 mila euro circa ad appartamento, la somma necessaria per reperire e consegnare le abitazioni necessarie equivale proprio alla cifra di 7 milioni di euro. I soldi, pertanto, ci sono e quindi si deve procedere e celermente” ha concluso Gioveni.

MONDELLO: “chiacchiere da bar” ma persi 4 anni di tempo per i Pinqua

L’assessore Mondello ha definito la seduta “inutile” perché secondo lui “oggi non si è parlato di risanamento”. Ha quindi definito il tema come complesso e difficoltoso perché, sempre secondo lui, inquinato dalle “solite chiacchiere da bar, viste le numerose riunioni che abbiamo dovuto fare a Roma e non solo, visto che queste opere di costruzione necessarie da realizzare con i fondi Pinqua, non sono per nulla paragonabili ad esperienze fallimentari come, ad esempio, Scampia a Napoli. Il motivo è che, per Scampia ma anche come per il quartiere di Porta Palazzo, l’errore è stato non provvedere all’urbanizzazione”. Dimentica però Mondello che l’amministrazione comunale sta avviando a cantiere gli interventi con fondi, i Pinqua, che sono nella disponibilità del Comune dal 2021, per cui è stato disponibile tutto il tempo che serviva per interloquire, condividere e progettar. Ben quattro anni durante i quali sarebbe interessante comprendere cosa si è fatto. Oggi i numeri riferiti dall’assessore Mondello sono: 3 palazzine per un totale di circa 46 alloggi. Un’ulteriore decurtazione rispetto agli 88 previsti in seconda revisione. Ma il problema è il tempo: tutto dovrebbe avvenire, costruzione, collaudo e consegna entro il mese di marzo (o dicembre dice Puccio?) 2026 del prossimo anno.

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