Roma, 18 mar. (Adnkronos) – ”Il ddl sicurezza provoca un arretramento
intollerabile dei principi democratici. E la storia insegna che, quando si arretra, poi questi diritti non si recuperano. È un provvedimento che scoraggia chiunque a partecipare alla vita politica, perché si rischia di essere condannati alla stregua di chi pone in essere condotte aggressive. Vale per chi solo partecipa a una
manifestazione o si trova in carcere”. Lo ha detto la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino, intervenendo durante la Conferenza stampa delle opposizioni contro l’Articolo 31 del ddl sicurezza.
”E poi c’è questo articolo 31, inserito quasi di nascosto, che permette ai servizi segreti di avere accesso a tutte le informazioni detenute dalla Pubblica amministrazione, senza limiti di privacy o di nessun altro genere. Pensiamo a scuole, ospedali, centri di salute mentale, università. E che, inoltre – spiega Musolino – crea questa figura di agente provocatore, esercitata da agenti dei servizi, che agisce senza nessun controllo democratico. In un paese che patisce
ancora le ferite della stagione delle stragi, del terrorismo, dei servizi deviati, è qualcosa di molto pericoloso”.
