
Per Sciacca ed il suo comitato è l’inizio di un tour di sensibilizzazione che a distanza di anni da qualsiasi evento elettorale ha ben poco a che fare con una qualsivoglia campagna elettorale.
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Gaetano Sciacca continua la sua battaglia per la salvaguardia del territorio. Un’azione che non è politica ma che si muove per sensibilizzare le amministrazioni locali e regionali affinché si provveda ad azioni concrete e programmate per mitigare i rischi di un territorio, quello messinese, altamente in dissesto idrogeologico. E lo fa con una prima assemblea pubblica a Briga Superiore, nella periferia di Messina, con il comitato cittadino di cui è presidente: “Quello di oggi è solo uno di una serie di incontri promossi dal nostro Comitato, Messina 3S. Non è politica ma amore per la propria terra e difesa dei cittadini che la abitano. Dai parcheggi di interscambio, costruiti sui torrenti tombinati, oggi ci spostiamo a Briga Superiore per incontrare la gente affinché raccontino le loro necessità, le loro paure“.

Gaetano Sciacca, non bisogna dimenticare, che è stato ingegnere capo del Genio Civile, ed è in quella veste che oggi si muove. Sciacca è, infatti, colui che ha curato direttamente e in prima persona, la messa in sicurezza di Giampilieri Superiore, all’indomani dell’alluvione dell’ottobre del 2009 che fece vittime e dispersi. “Giampilieri – dice Sciacca – è l’esempio che quando si vogliono fare le cose per bene si può rendere sicuro anche il territorio più complesso e a rischio”.
Ma tornando a Briga, “Questo è uno dei villaggi abbandonati della città di Messina, con un torrente che scorre troppo vicino alle case ed alla strada arginale. Una realtà che non trasmette certo sicurezza. Ci sono strade interne da rifare, la scuola elementare ancora con l’eternit, un fabbricato pericolante. Questi cittadini si sentono soli e lontani dalle istituzioni“.

E sulle piste ciclabili:
“Inutili, pericolose e dannose. Quelle realizzate dal Comune di Messina non tengono conto del principio naturalistico che dovrebbe sottendere alla concezione moderna di pista ciclabile, come avviene diffusamente nelle città europee. Fermo restando che non ogni modello europeo può essere adattato alla città di Messina che ha un’urbanistica molto diversa a causa del suo sviluppo in lunghezza“.
Per Sciacca ed il suo comitato insomma è l’inizio di un tour di sensibilizzazione che a distanza di anni da qualsiasi evento elettorale ha ben poco a che fare con una qualsivoglia campagna elettorale. Anche se, nell’amministrazione Basile, più di qualcuno, come il presidente del consiglio comunale, ha erroneamente e frettolosamente supposto diversamente, denotando così tutti i propri timori politici.

DA REPORT ME: Giampilieri Superiore
