
“Vorrei far emergere è un altro aspetto che sta passando forse sotto traccia e che certamente darà più preoccupazione ai lavoratori”.
“Ci si preoccupa per l’esternalizzazione di alcuni servizi in capo ad ATM come quello della manutenzione dei mezzi, ma ai più sfugge il fatto che per legge il 10% del servizio TPL dovrà forse essere anche affidato ai privati!”
Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, interviene sul già acceso dibattito in merito all’affidamento esterno da parte di ATM per la manutenzione per 48 mesi di un pacchetto di 93 autobus.
E’ ovvio – evidenzia Gioveni – che, pur comprendendo le ragioni dell’azienda di rivolgersi all’esterno per garantire sempre più efficiente il TPL a fronte della crescita numerica dei mezzi inversamente proporzionale alle unità di personale in officina, non posso non fare miei i dubbi già espressi da più parti e che certamente rappresenterò col mio gruppo in Aula nei prossimi giorni in sede di discussione della delibera del nuovo contratto di servizio.
Peraltro – prosegue il consigliere – questa Amministrazione ci ha già abituato all’esternalizzazione dei servizi da parte delle società partecipate che ne hanno l’affidamento in house; ma mentre, per esempio, MessinaServizi, dopo aver svolto per mesi parte del servizio di spazzamento con ditte esterne è corsa ai ripari assumendo personale con i bandi di concorso, ATM invece sembra operare sempre più attraverso una scelta opposta.
Ma ciò che vorrei far emergere è un altro aspetto che sta passando forse sotto traccia – aggiunge l’esponente di FdI – e che certamente darà più preoccupazione ai lavoratori.
Così come sancito a pag. 96 della relazione illustrativa del nuovo contratto di servizio che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale (riporto testualmente), “In applicazione dell’articolo 4-bis del DL n. 78/2009, il 10% del servizio oggetto dell’affidamento verrà affidato, a partire dal 2026, tramite procedura ad evidenza pubblica al fine di tener conto dei tempi tecnici necessari per lo svolgimento dell‘iter della gara.
All’esito della gara verrà stipulato un contratto di servizio di tipo GROSS COST tra Comune e l’operatore prescelto, al quale verrà affidata una quota dei servizi autolinee pari a 610.000 km annui (il 10% delle percorrenze 2025).
Con l’obiettivo di mantenere l’unitarietà di rete garantita dalle attuali linee che offrono servizi di trasporto pubblico locale e la piena salvaguardia dell’integrazione di questi nella rete del servizio di trasporto pubblico urbano, i servizi affidati tramite gara di cui all’articolo 4-bis del DL n.78/2009 saranno costituiti da alcune linee periferiche (collegamenti da e per i borghi collinari).”
Ecco – conclude Gioveni – in Aula l’Amministrazione dovrà chiarirci in sede di dibattito sul contratto di servizio anche questo aspetto che, seppur sembri previsto appunto da una norma, certamente contrasta col principio condiviso da tutti della necessità di garantire sempre e comunque l’internalizzazione dei servizi e chiaramente i livelli occupazionali”.
