
Nelle stesse ore in cui il Comune di Napoli annuncia l’abbattimento della Vela Gialla a Scampia, in riva allo stretto si prosegue con le costruzioni di palazzoni a Bisconte e Fondo Fucile, è vera rigenerazione urbana o solo colata di cemento?
MESSINA 11/03/2025. “E’ una buona notizia che la nostra città sia riuscita ad intercettare fondi nazionali, mi chiedo tuttavia se si poteva pensare a soluzioni diverse rispetto a quelle progettate da palazzo Zanca”.
In una nota, il consigliere del Movimento Cinque Stelle della terza Circoscrizione, Alessandro Geraci, non nasconde le sue perplessità gia palesate da tempo, in merito ai progetti di Rigenerazione Urbana a cui sta partecipando il Comune di Messina.
“Proprio in queste ore sono iniziati gli interventi per l’abbattimento della Vela Gialla a Scampia, all’interno del progetto di rigenerazione urbana Re-Start Scampia, una scelta chiara da parte delle istituzioni partenopee che hanno evidentemente fatto mea culpa, sulle scelte passate fatte nei quartieri periferici.Ebbene proprio a Bisconte denuncio da anni le condizioni emergenziali dei 189 alloggi diventati in breve tempo un’autentica bomba ecologica e sociale all’interno di un villaggio che aveva tutte le caratteristiche di paese o borgo , trasformato in ghetto da quelle scellerate scelte politiche.
Risanamento- afferma l’esponente pentastellato – non è sinonimo di cemento e palazzoni. Le baracche non sono solo di legno o di eternit ma possono esserlo anche di cemento all’interno di un edificio. Per quanto mi riguarda, sono convinto che il processo sociale debba andare di pari passo con lo sviluppo del contesto abitativo. Costruire palazzoni non migliora la qualità della vita di chi oggi vive in casetta e non consente una vera rigenerazione urbana, quella di cui ha bisogno la nostra città.I residenti della zona a questo punto chiedono chiarezza visto che negli ultimi periodi hanno sentito idee e progetti contrastanti provenire dalla struttura commissariale per il risanamento e dall’amministrazione Basile.
-Verrà mantenuto l’impianto urbanistico, realizzando opere di prima e seconda urbanizzazione o verranno rase al suolo tutte le case rimaste?
-Nel secondo caso i residenti andranno a vivere nelle future palazzine annunciate nel bando “qualità dell’Abitare”? O gli verranno assegnati alloggi in altre zone della città?
Ed infine quali criteri o graduatorie verranno seguite?Per tutte queste legittime domande che si fanno i residenti – prosegue il consigliere della terza municipalità – ho richiesto formalmente un incontro a tutte le istituzioni coinvolte, per conoscere e valutare una soluzione definitiva e risolutiva per il villaggio, che per impianto urbanistico e tipologia costruttiva risulta diverso da altri ambiti di risanamento su cui si sta già intervenendo.
Alessandro Geraci
Gruppo Movimento5stelle
Vicepresidente Terza Circoscrizione
