O SI DOVRANNO SMONTARE I CORDOLI OGNI ANNO CON SPERPERO DI DENARO PUBBLICO
da un post social di Nino Principato
Pressappochismo, incompetenza, improvvisazione, arroganza, sono le caratteristiche di questa amministrazione comunale di Messina che sorda, senza ascoltare i cittadini e le cittadine, continua ad imporre antidemocraticamente scelte scellerate alla città.
L’ultima in ordine di tempo è il prolungamento dell’inutile e deserta pista ciclabile, oltretutto totalmente fuori norma perché non rispondente a quanto imposto dal Decreto Ministeriale dei Lavori Pubblici del 30 novembre 1999 n. 557.
Nel tratto di via Garibaldi fino a Boccetta il 15 agosto vi viene trainata la Vara, non un evento qualsiasi ma la festa per eccellenza di Messina che rappresenta il genius loci della città, fin da quando venne fatta uscire in onore dell’imperatore Carlo V, a Messina il 21 ottobre 1535, reduce dalle vittorie di Goletta e Tunisi contro Ariadeno Barbarossa (ma Francesco Maurolico, nel suo “Sicanicarum rerum compendium” del 1562, la definisce di “antiquissima consuetudine”).
La Vara, essendo trainata da oltre mille fedeli, col governo di capicorda, timonieri, vogatori e comandante, è soggetta a sbandamenti per cui DEVE AVERE LA SEDE STRADALE TOTALMENTE LIBERA PER TUTTA LA LARGHEZZA DELLA CARREGGIATA.
Un cordolo per la pista ciclabile COSTITUIREBBE UN GRAVISSIMO PERICOLO!
Vallo a far capire a questa amministrazione comunale cui non importa nulla della storia millenaria e della cultura di questa sventurata città’.
E allora? Vara addio!
