Loredana Bonasera, ex Presidente di AMAM, e l’ex componente del CDA, Alessandra Franza, rientrano con una determina ad hoc nelle file delle collaborazioni del Comune di Messina sotto la gestione Basile. Con loro anche Paola Lombardo, con stretto collegamento con la Fenapi.
A firmare la determina il direttore generale Salvo Puccio che le nomina esperte da destinare al supporto dell’attività di progettazione per l’attuazione territoriale delle politiche di coesione 2021/2027 della Regione Siciliana. Nella determina si legge anche che “la commissione ha unanimemente deciso a seguito della valutazione dei curricula presentati” di selezionare proprio loro.
Budget risicato, però, isto che i compensi non supereranno i 25mila euro annui “oneri compresi oltre IVA se dovuta”, oltre ad u massimo di 1000 euro per spese di mobilità. Compensi al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali. Si apprende del loro rientro nel cerchio del Sindaco Basile proprio nel giorno di nuovi disagi per l’ennesimo guasto al Fiumefreddo che sta arrecando nuovi disagi ai cittadini messinesi
I tre si dimisero da AMAM in piena crisi idrica e senza fornire spiegazioni dettagliate sulle cause della “penuria” d’acqua che poi si apprese in effetti non c’era visto anche la quota di acqua destinata a Messina dal Fiumefreddo e dal Bufardo Torrerossa era superiore a quanto spettasse alla città di Messina. Quindi la domanda rimane sempre la stessa: dov’è finita l’acqua di Messina durante i mesi estivi?
