Messina è proprio la città degli annunci… Era l’1 dicembre del 2021 quando l’allora sindaco Cateno De Luca, in procinto di dimettersi per una cavalcata elettorale regionale, annunciò che “A gennaio 2022 inizieranno i lavori per il rifacimento del Mercato Vascone, a marzo quelli per il Sant’Orsola”. Ad oggi né l’uno né l’altro. Ma evidentemente il sistema dei proclami travestiti da annunci funziona ancora oggi, e così dopo quelli delle demolizioni nell’area degli ex silos al porto (che da settembre si sono trascinati fino al 2025), ecco che si riannuncia che “a breve” inizieranno i lavori con la realizzazione di oltre 100 box. “La riqualificazione è necessaria” sottolinea l’assessore Finocchiaro, ma lo era già nel 2021. Ma se i lavori erano già stati annunciati nel 2021 con colui che oggi è sindaco a Taormina, i fondi stanziati allora sono gli stessi di quelli che si dovrebbero utilizzare oggi? O anche questa è una rimodulazione su fondi perduti che vengono “recuperati” con il PNRR? Perché se così fosse non è proprio la stessa cosa, visti i rischi connessi al mancato rispetto del cronoprogramma e visto che già la data dell’8 gennaio per l’inizio lavori è saltata? E del mercato Sant’Orsola? Sempre il sindaco dell’epoca, nel 2021, pontificava di una costruzione su 4 piani e con anima green. Sempre nel 2021 era stata aggiudicata la gara per la progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo assetto dello spazio mercatale. A occuparsi del disegno del nuovo S.Orsola era stata la Cooprogetti di Gubbio. Poi? Com’è finita?
