
“Dai tabulati recentemente emessi da ATM S.p.A., in allegato alla presente, si evince una distorta interpretazione della normativa che organizza i riposi in maniera inedita: dopo un minimo di sette giorni lavorativi e fino ad un massimo di sedici”.
“Nella qualità di ‘Parti Sociali’ che oltre alla tutela dei diritti dei lavoratori hanno il dovere statutario di intervenire ove si ravvisino pericoli per la comunità, le scriventi Organizzazioni Sindacali segnalano alle competenti Istituzioni in indirizzo che l’Azienda Trasporti Messina (ATM S.p.A.) ha disposto, in maniera impositiva, a far data dal mese di gennaio 2025, un programma di lavoro in aperta violazione delle norme che regolano l’articolazione dei tempi di guida e di riposo dei Conducenti dei Bus in modo da garantire i massimi livelli di sicurezza all’utenza ed ai lavoratori impiegati nel servizio pubblico essenziale”. Lo scrivono i sindacati Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl in una nota indirizzata a Prefettura, Polizia Stradale, ai Carabinieri, allo Spresal, all’Ispettorato del Lavoro, al Sindaco di Messina , all’assessore ai rapporti con ATM, al Presidente della 1^ Commissione consiliare ed ai consiglieri del Comune di Messina.
“Nella fattispecie – continuano i sindacati nella nota – si evidenzia che, di norma, dopo sei giorni continuativi di guida gli Operatori di Esercizio dovrebbero riposare almeno 24 ore, anche per scongiurare i rischi descritti nel d.lgs. 81/2008 e s.m.i (Stress Lavoro Correlato). Invece, dai tabulati recentemente emessi da ATM S.p.A., in allegato alla presente, si evince una distorta interpretazione della normativa che organizza i riposi in maniera inedita: dopo un minimo di sette giorni lavorativi e fino ad un massimo di sedici. Tale condizione lavorativa, imposta da ATM S.p.A., di fatto aumenta la prevista media settimanale pari a 39 ore di lavoro e attiva nei Conducenti un fisiologico stress psicofisico che potrebbe esporre a rischio la salute dei lavoratori e la sicurezza dei passeggeri. Si segnala altresì che all’interno di detta organizzazione del lavoro insistono turni ordinari che non rispettano le 9 ore minime di riposo giornaliero previste dalla normativa in vigore e, in aggiunta, si registra da tempo un eccessivo ricorso al lavoro straordinario, disposto d’ufficio, che in alcuni casi tende a superare il limite massimo di 10 ore di guida.
Infine, si denuncia che sulle linee autostradali ATM S.p.A. impiega mezzi non idonei a svolgere il particolare servizio e costringe i Conducenti, “intimati a non creare problemi”, ad effettuare il viaggio con svariati passeggeri senza la disponibilità del necessario posto a sedere. L’utilizzo di vetture non idonee si registra anche in altre linee, vedi linea 21 con bus 10 mt e linea 24 con bus 18 mt, che per le dimensioni inadatte dei mezzi alla strada da percorrere, tendono ad invadere in diversi tratti le carreggiate opposte per eseguire la corretta manovra.
Esauriti tutti gli strumenti sindacali che si sono scontrati con l’inaudita superficialità aziendale nel risolvere le delicate questioni testé descritte, si invoca l’autorevole e risolutivo intervento delle Istituzioni in indirizzo, ognuno per la propria competenza”.
