Il 72,08% della base si è detta favorevole alla modifica del tetto dei due mandati. Stop dal 63,24% alla figura del garante
La Costituente del M5S vota e dice sì alla rimozione del limite dei 2 mandati per gli eletti. Approvata anche la cancellazione della figura del garante, attualmente ruolo di Beppe Grillo. “Con questa Costituente è stata tracciata una nuova rotta partendo dai bisogni della base”, ha detto Giuseppe Conte.
Conte: “Da Grillo veleno, non mi aspettavo si mettesse di traverso”
“Non è mai stato uno scontro Garante e sottoscritto. Ho ricevuto battute velenose ma ho sempre guardato avanti al bene del Movimento, non mi sono mai fatto distrarre da questioni personali”, ha scandito Conte. “Non mi sarei mai aspettato, lo dico col cuore, di avere il nostro Garante di traverso e a gamba tesa. Che ci ha detto da subito, anche formalmente, che c’erano cose di cui non potete discutere. Questo ha creato un corto circuito. Mi è stata offerta la solita logica verticistica, caminetti. Mi sono sottratto. L’Assemblea è sovrana”.
E ha dimostrato che “il fuoco è vivo, non si è spento ed e ancora dentro di noi. Il M5s non sarà mai una timida brezza, un soffio di vento, ma un vento fortissimo. Il nostro obiettivo è quello di cambiare il Paese, rimuovere gli ostacoli al cambiamento”.
“Saremo un muro, una diga, insuperabile e indistruttibile. Si faranno male loro, noi no”, ha scandito Conte elencando dal palco i temi al centro delle battaglie del Movimento 5 stelle. “Non siamo fatti per stare in una torre d’avorio, ma la coerenza per noi è irrinunciabile. Non saremo mai appollaiati sul ramo a dire siamo gli unici, belli e bravi. Siamo disponibili a sporcarci le mani ma sarà sempre questione della massima intransigenza la legalità e l’etica pubblica”.
Quindi parlando dell’esito del voto, “sul limite dei mandati – ha sottolineato – l’indicazione è chiara, la terremo presente, per una proposta ‘cum grano salis’. Volete valorizzare esperienza e competenza, vi siete stancati di combattere ad armi impari con altre forze politiche”.
E “dai quesiti direi che siamo progressisti. Intendiamoci, siamo chiari, non ci appartiene la misura dalla conservazione”. Quanto alle alleanze “per taluni politica è parlare solo di alleanze. Per noi non è un dato pre politico, non è un fine ma un mezzo per un fine, per cambiare la società, combattere le battaglie giuste. Chiariamolo a tutto il sistema – ha sottolineato – siamo testardamente orientati a cambiare la società”.
Il tetto del doppio mandato
Il 72,08% dei votanti tra gli iscritti del Movimento 5 stelle ha dato il via libera alla modifica della regola del doppio mandato. Per il 79,29% si può consentire in deroga per la candidatura di sindaco o presidente di regione; per il 67,20% il limite è elevato a tre, per il 54,93% il limite è applicato limitatamente a ciascun livello istituzionale, e ancora per il 70,61% è possibile ricandidarsi dopo una pausa di cinque anni, per il 66,50% il calcolo deve tener conto solo di quelli portati a termine, per il 74,96% ci può essere la possibilità di deroghe da sottoporre a voto dell’assemblea e per ultimo per il 64,82% si possono eliminare i limiti per il livello comunale.
Abolito il garante
Il 63,24% dei votanti tra gli iscritti del Movimento 5 stelle si è detto favorevole all’eliminazione della figura del garante. Il 29,09% si è detto contrario, mentre il 7,67% si è astenuto.
Sì ad alleanze e campo progressista
Per l’81,20% dei votanti tra gli iscritti al Movimento 5 stelle ha negato il divieto alle alleanze politiche. Solo il 13,87% si è detto favorevole e il 4,93% si è astenuto. Quanto alla collocazione, per il 36,70% ci si deve definire ‘progressisti indipendenti’, in seconda posizione, con il 26,24% dei voti, ‘nessun posizionamento’, poi con il 22,09% ‘forza progressista’, per l’11,53% ‘forza di sinistra’. Il 3,44% si è invece astenuto.
Sì a modifiche statuto e codice etico
Il 61,23% degli iscritti al Movimento 5 stelle, in pratica 54.452 persone, ha votato per le proposte di modifica dello Statuto. La percentuale si è abbassata per quanto riguarda le proposte di modifica del Codice etico, a cui hanno preso parte 48.112 persone, pari al 54,10% degli aventi diritto di voto. Quanto alle proposte sui temi strategici, ha votato il 52,18% della base, pari a 46.402 persone. Per ultimo, le proposte varie sull’organizzazione sono state votate dal 51,53% dei votanti, ovvero 45.825 persone.