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Occupazione debole e precaria, serve welfare adeguato, la Cgil Messina sull’ultimo rendiconto sociale provinciale dell’Inps presentato oggi

- 24/10/2024
Foto Pietro Patti Stefania Radici

24 ottobre 2024 – “Una provincia che si regge sul lavoro povero e precario”, commenta così il segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti, quanto emerge dall’ultimo rendiconto sociale dell’Inps di Messina presentato oggi.

La Cgil Messina, presente questa mattina con il segretario generale, la segretaria confederale Stefania Radici e il segretario Antonino Massimino, evidenzia la costante di un mercato del lavoro fragile con l’occupazione che continua ad essere debole. E per il sindacato, alla luce dei dati emersi dal rendiconto Inps, sono rilevanti tre aspetti: solo il 17% dei contratti è a tempo indeterminato, nel privato il reddito medio giornaliero è il 24% in meno rispetto al dato nazionale, la denatalità costante da più di 10 anni.

Questi alcuni punti della realtà messinese su cui si sofferma l’analisi della Cgil.
Per la Cgil Messina è sempre più forte la necessità di lavoro stabile e ben retribuito evidenziando come quel lavoro che si è venuto a creare è un lavoro precario, che non dà stabilità e certezze.

Preoccupa sempre la condizione delle donne e dei giovani, per la perdita di occupati, per un
aumento dell’inattività, per il dato di emigrazione giovanile. È inoltre fattore negativo il gap retributivo tra uomini e donne. Cgil Messina rileva come retribuzioni basse, discontinue e gap retributivo incidono sulla sostenibilità del sistema pensionistico.

Sulla denatalità la Cgil Messina osserva come siano necessarie politiche mirate e integrate per favorire l’autonomia dei giovani e migliorare i servizi pubblici per l’infanzia e le misure aziendali di welfare e conciliazione vita-lavoro. Il sindacato rileva anche come davanti a
lavoro povero, discontinuo, con basse retribuzioni ci vuole un welfare pubblico adeguato.

“Una provincia che sconta anche la debolezza dell’apparato produttivo”, prosegue il segretario generale della Cgil Messina che fa presente come “occorre identificare settori produttivi strategici, capaci di produrre ricchezza e agganciare la transizione digitale ed ecologica, e mettere in campo politiche per costruire attorno ad essi filiere produttive”.
Rivendichiamo il ruolo del sindacato all’interno di un percorso attivo da mettere in campo con idee e progettualità”, afferma il segretario generale della Cgil Messina.
La Cgil Messina fa inoltre notare come il tema del ricambio occupazionale interessi lo stesso Inps territoriale dove, nonostante i risultati nelle prestazioni, si registra carenza personale come in tutta l’amministrazione pubblica.

foto intervento Pietro Patti presentazione rendiconto sociale Inps