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Ospedale Papardo, UIL, “riduzioni posti letto chirurgie vascolari e plastica e soppressione ricoveri ocnologia sono punto di non ritorno”

- 18/10/2024

La Uil e la Uil Fpl di Messina sono venute venuta a conoscenza che, in data 27
settembre u.s., il management dell’azienda ospedaliera Papardo
, in modo fulmineo ed
inaspettato, nonché senza alcuna informativa alle organizzazioni Sindacali, ha disposto
la riduzione dei posti letto delle u. o. di chirurgia vascolare e di chirurgia plastica
e il
contemporaneo trasferimento del reparto di chirurgia vascolare nei medesimi locali in
cui è ubicata l’unità operativa di chirurgia plastica
“. Lo scrivono Ivan Tripodi e Livio Andronico di UIL in una nota indirizzata al presidente della Regione, all’assessore regionale della Salute e al direttore generale dell’ospedale Papardo Caterina di Blasi.

“Questa decisione – continuano i sindacalisti UIL e UIL FPL Messina – è stata assunta senza l’adozione di alcun atto deliberativo di modifica dell’attuale atto aziendale regolarmente approvato dall’assessorato regionale alla salute.
Inoltre, aspetto che appare gravissimo, è stata decisa la soppressione dei ricoveri
nell’unità operativa di oncologia, garantendo soltanto l’attività di day hospital.
E’ opportuno evidenziare che il reparto di oncologia, grazie all’impegno e alla
professionalità degli operatori, è diventato un punto di riferimento della provincia di
Messina.
Tali improvvide decisioni, inoltre, farebbero aumentare i viaggi della speranza con
pesantissimi disagi per i pazienti e per i loro familiari appesantendo ulteriormente il
bilancio regionale.
Tutto ciò rappresenta un punto di non ritorno che rischia di provocare un’ulteriore
emergenza sociale.
Come noto, l’ospedale Papardo era il fiore all’occhiello della sanità messinese e,
paradossalmente, continua ad essere depotenziato con la conseguenza di un
peggioramento del servizio sanitario pubblico offerto alla collettività
“.

Non vorremmo assolutamente immaginare che l’attuale management abbia adottato
i succitati provvedimenti per far fronte alle irragionevoli richieste imposte in sede di
negoziazione del budget aziendale per rientrare, entro l’anno in corso, del debito
ormai consolidato da anni pari a quindici milioni di euro.
Si tratterebbe dell’ennesimo scippo nei confronti della sanità pubblica nel quadro di un
disegno che punta, ormai, alla totale demolizione della stessa per favorire sempre più
la sanità privata”
osservano.

Pertanto, chiediamo alle SS.LL. in indirizzo di rivedere urgentemente la negoziazione del
debito e, contestualmente, di ripristinare i posti letto soppressi delle uu.oo. di chirurgia
plastica e chirurgia vascolare.
Inoltre, l’u.o. di oncologia deve poter sviluppare la propria attività assistenziale come
previsto dalla rete ospedaliera e, pertanto, prevedere l’immediato rispristino dei
ricoveri.
Facciamo presente che in caso di inerzia, saranno intraprese le necessarie azioni ed
iniziative sindacali a tutela dei cittadini utenti della provincia di Messina e per la
salvaguardia del presidio ospedaliero Papardo e di tutti i suoi dipendenti sempre più
minacciati
” concludono.

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