Messina, 25 settembre
La Ocean Viking è la prima nave di una ONG ad attraccare in un porto italiano dopo più di un anno durante il quale gli sbarchi sono avvenuti tramite trasbordi sulle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Così la nave di Sos Mediterranee e Medici senza forntiere è un simbolo del “nuovo corso” dettato dal governo Conte che si è materializzato ieri al molo Norimberga di Messina.
«Le 182 persone a bordo sbarcano a Messina, una settimana dopo essere state soccorse in mare. Chiediamo ai leader Ue, dopo il loro incontro a Malta, di garantire che questa sia l’ultima volta in cui uno sbarco in un porto sicuro viene ritardato» dichiara Medici senza frontiere.
Dopo una settimana in stand by i migranti raccolti dalla nave in mare hanno potuto toccare terra e con il loro sbarco sono arrivati anche i loro racconti di torture e maltrattamenti subiti.
Tra i 182 sbarcati anche 14 minori ed una donna incinta all’ottavo mese di gravidanza. Palloncini e peluche per i bambini che sotto la pioggia di ieri sono stati soccorsi ed assistiti dalla Croce Rossa e dai volontari.
«I migranti ci hanno raccontato di aver subito violenze, torture e abusi sessuali e di essere stati detenuti mentre erano in Libia», dichiara Luca Pigozzi medico della Sos Mediterranee . «I migranti ora stanno bene, ma erano stremati dal viaggio, dice Gabriele Lombardo della Croce Rossa Italiana di Messina, e qualcuno di loro ci ha anche detto di aver temuto il peggio. Un bimbo di otto giorni e la madre sono stati portati al Policlinico così come una donna incinta. I migranti provengono quasi tutti dall’Africa subsahariana, ma sono di diverse nazionalità, abbiamo dato loro dell’acqua, da mangiare, dei vestiti e assistenza in generale insieme ai medici dell’Asp di Messina. Qualcuno di loro ci ha raccontato che è stato un viaggio molto lungo e con mare molto mosso, ma sono felici di essere arrivati in Italia»