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Officina Democratica commenta la deliberazione della Corte dei Conti, sulle partecipate detenute dal Comune di Catania

- 06/10/2024
La cattedrale di Catania

La Corte dei Conti evidenzia con forza come il Comune di Catania non abbia una strategia finanziaria credibile in vista della definitiva uscita dallo stato di dissesto

Lo scorso 2 ottobre, la sezione di controllo della Corte dei Conti, ha trasmesso al Comune di Catania, la deliberazione sullo stato delle partecipazioni detenute al 31.12.2021 e al 31.12.2022, nella quale si stigmatizzano ritardi, incertezze e irresponsabilità dell’amministrazione Trantino, nei rapporti con le società partecipate.

Appare particolarmente  preoccupante la sezione 3 della deliberazione (p. 44 e sgg.) – segue la nota di Officina Democraticanella quale si parla dello stato di dissesto facendo innanzitutto giustizia delle incertezze e dei balbettii dell’amministrazione. La Corte dei Conti, infatti, dichiara apertamente che, i dati presentati dal Comune di Catania suscitano «seria preoccupazione, sia in merito alla piena copertura delle risorse necessarie all’OSL per la liquidazione delle partite debitorie, sia in relazione agli effetti sugli equilibri finanziari dell’Ente del disconoscimento dell’entrata, già accertato quale credito dal Comune, dell’importo di 61.943.206,31», riservandosi «in sede di controlli finanziari ex art.148 bis del TUEL, un approfondimento di tali profili di criticità finanziaria» (p. 46).

La Corte dei Conti evidenzia con forza come il Comune di Catania non abbia una strategia finanziaria credibile in vista della definitiva uscita dallo stato di dissesto, sottolineando come questa condizione, al di là della sua insita gravità, porterebbe a conseguenze disastrose qualora l’ente dovesse trovarsi ad affrontare una nuova crisi. “È noto come la città soffra già notevolmente per la limitazione dei servizi essenziali e – afferma il Consigliere comunale, Capogruppo PD Officina Democratica Maurizio Casertase questa venisse nuovamente prorogata, o si rendesse addirittura necessaria una ulteriore stretta, si rischierebbe di vedere il disagio delle cittadine e dei cittadini catanesi assumere, comprensibilmente, le forme proprie della disperazione. Servirebbe quindi una vera assunzione di responsabilità, strada che tuttavia l’amministrazione Trantino non ha finora dimostrato di voler seguire. È questo uno di quei momenti in cui non serve attaccare o difendersi: è invece nostro dovere, anche di banchi dell’opposizione, renderci disponibili alla cooperazione per contribuire al superamento del problema. Per questo – conclude Caserta – Officina Democratica, attraverso i consiglieri comunali del Partito Democratico, vigilerà, perché la Città non sia spinta di nuovo nel tunnel della crisi”.

Maurizio Caserta