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Questione bypass: il Sindaco Basile sventola bandiera bianca ma non parla di dati storici e fatture pagate, e pecca di stile

- 17/09/2024

E’ un forsennato sventolio di un drappo bianco, più che una bandiera, quello che il Sindaco Basile trasmette davvero con un suo post nel quale prova a rispondere alla senatrice di Italia Viva Dafne Musolino che, ancora una volta, chiede che si faccia chiarezza sulla questione bypass. Quel che si chiede da tempo, già da giugno, è semplicemente di conoscere quanta acqua è stata vettoriata da AMAM in favore di Taormina e quanta ne è stata ricevuta da Siciliacque, ed in ultimo, quanto e se il Comune di Taormina ha pagato il dovuto a quello di Messina per il servizio prestato.

Ma ad oggi di questi dati, che AMAM dovrebbe avere a portata di mano e dovrebbe poterli fornire in un fiat, non c’è ancora riscontro.

“Basta” chiede, però, Basile, e ipotizza nuovi inviti a confronti a cui lui non ha aderito, nonostante la disponibilità a partecipare da parte della Musolino, a giugno di quest’anno. Effettivamente, a giugno correva il periodo elettorale, e pertanto, il Sindaco che affiancava l’oggi sindaco di Taormina, non era disponibile. Confronti, c’è da chiedersi, però, su cosa, visto che dei dati richiesti non c’è, ad oggi, neanche l’ombra. Dati, ribadiamo, che sono richiesti a gran voce dalla cittadinanza, e con lei anche dal PD, come ha più volte dichiarato (fino a stamattina lo ha detto Alessandro Russo consigliere comunale del Partito Democratico), come anche da associazioni e movimenti cittadini… Insomma tanti vorrebbero vederli, che magari vorrebbero che fossero mostrati e commentati pubblicamente in un vero contraddittorio che non si riduca ad un monologo infarcito dei soliti insulti. Ma niente, ad oggi nulla.

E poi la caduta di stile, laddove il Sindaco scrive che la senatrice Musolino lo sarebbe “per gentile concessione di De Luca”. In questa frase però, oltre lo scivolone istituzionale e personale, c’è condensata l’essenza di quel sistema di “leaderismo dittatoriale“, come lo definì a maggio di quest’anno la Consigliera comunale Rosaria Di Ciuccio mentre abbandonava Sud chiama Nord. Un sistema che oggi è giunto a pesare fin troppo su Messina e che dimostra che esso stesso, novello Erisittone, fagociterà sè stesso.