Avete mai visto gli edifici con il manometro dell’acqua? A Messina esistono.
Abbiamo visitato oggi un complesso di questi, con manometro incorporato, al quartiere Lombardo. Ad attenderci e spiegare cosa sta accadendo a causa della crisi idrica c’era Giuseppe Spuria, ex sostituto commissario della Polizia di Stato, residente proprio in uno degli stabili che lottano con la penuria d’acqua che sta attanagliando Messina e tutta la Sicilia.
“Questo manometro – racconta Spuria – lo abbiamo chiesto noi all’AMAM e lo hanno installato per darci la misura dell’acqua che arriva o che ci viene consegnata con le autobotti“. Ma perché il manometro? “Perché – spiega – lamentiamo da sempre penuria d’acqua ma secondo AMAM era colpa di una perdita all’interno del palazzo. Ipotesi sbagliata in quanto con il manometro abbiamo dimostrato che se il manometro collegato alla condotta cittadina segna almeno due bar di pressione l’acqua arriva nelle case, ma se segna zero come adesso, allora siamo senz’acqua perché non ne arriva da AMAM e non certo per una perdita”.
IL BYPASS DI TAORMINA E “L’ACQUA IN MENO NELLE CASE”
Spuria, come gli abitanti del quartiere che ricade nella Terza Circoscrizione del Presidente Alessandro Cacciotto, che da tempo segnala i problemi idrici, si chiede come mai “da quando hanno detto che si sarebbe attivato il by pass di Taormina a noi la quantità d’acqua è cominciata a diminuire. Ormai è diventato un caso politico, ma i fatti sono questi. Al quartiere Lombardo siamo arrivati fino a ricevere solo un filo di acqua”. E oggi? “L’acqua arriva alle 5.30 circa del mattino e va via dopo due ore o poco meno. La cosa positiva è che adesso la pressione consente di poter riempire in qualche modo i serbatoi, ma c’è ancora chi necessita dell’autobotte“. E qui veniamo a conoscenza di qualcosa che ha del clamoroso: “Quando a portarla sono i mezzi della Forestale o comunque non AMAM, gli addetti fanno firmare un documento dove è scritto che l’acqua che consegnano non è potabile” – quindi immettete acqua non potabile nei serbatoi e nelle vostre condutture condominiali? “Si ma è risaputo che i mezzi antincendio utilizzano acqua non potabile per gli interventi”. Il punto è che tipo di acqua viene portata con le autobotti AMAM.
“Basta fare la prova della bottiglia di vetro trasparente – continua Spuria – che mostra il deposito che l’acqua contiene”.
Ma che voto darebbe a questa amministrazione ed all’AMAM? “Non mi esprimo – dice Spuria – altrimenti darei un voto davvero basso” – un non classificato? – “Si ecco non classificato, ma soprattutto per il modo di gestire il servizio al cliente: ai numeri telefonici non risponde nessuno, il gruppo whatsapp idem, se hai un problema come è capitato a me con un addebito non dovuto nonostante il reclamo non mi è stato rimborsato nulla. Insomma una gestione digitale e veloce quando si tratta di incassare, lenta e spesso inesistente quando si tratta di esigenze del cittadino”. Ma la prova del vettoriamento dell’acqua per Taormina l’ha convinta? “No – risponde lapidario Spuria – quello fotografa un momento, mentre ad ogni richiesta di accesso e di controllo da parte dei consiglieri di quartiere non è seguita alcuna risposta. Questa mancanza di trasparenza è il vero problema di questa amministrazione comunale” conclude Giuseppe Spuria.