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ATM – Orsa Messina: “CONTINUINO PURE A LITIGARE SUI GIORNALI MA… GIU’ LE MANI DAGLI STIPENDI DEI LAVORATORI”

- 05/09/2019
atm rotaie tram

Messina, 5 settembre 2019

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Assistiamo da mesi, volutamente silenti, alla scaramuccia mediatica fra il management ATM, alcune sigle sindacali e/o associazioni politiche di nuovo conio, chiara espressione della precedente amministrazione Accorinti. Il confronto a colpi di note stampa non ci appassiona e, nonostante chiamati più volte in causa nella miriade di comunicati che giornalmente si susseguono, restiamo a debita distanza dalla diatriba fine a se stessa che oltre ad assumere i connotati del puerile, snatura il ruolo del sindacato che per statuto dovrebbe tutelare l’occupazione, i salari, i diritti e il futuro dei lavoratori invece di trascendere in infinite vertenze,simili a soap opera, con evidenti fini di propaganda politica. Siamo rimasti volutamente silenti fin quando il battibecco si è limitato alle fantasiose analisi di chi vede in ATM un’azienda sana, fiore all’occhiello di Accorintiana memora, abbiamo sorriso di fronte alla pretestuosa denuncia riferita a un autista anziano distaccato provvisoriamente dalla guida per essere inserito, a costo zero, nell’ufficio turni. Il sorriso diventa stizza contenuta se la denuncia proviene da un versante politico/sindacale che durante la gestione Foti-De Almagro non ha proferito parola di fronte alle decine di differenze stipendiali per mansioni superiori, mantenute tatticamente oltre i limiti del provvisorio per trasformarle in promozioni effettive e definitivi aumenti di salario. In tema di bancomat e caste di potere aziendale avremmo tanto da argomentare ma da sindacato serio restiamo distanti dal bisticcio. Però non possiamo restare silenti quando i lavoratori rischiano di subire le conseguenze della lite effimera, nel vortice di accuse reciproche si è arrivati a mettere in discussione la richiesta Aziendale di un normale anticipo di cassa per pagare gli stipendi dei dipendenti. Atm riceve dal Comune di Messina sovvenzioni suddivise in dodicesimi, è prassi consolidata che in momenti di difficoltà economica l’Azienda chiede al Comune un anticipo di cassa da restituire con modalità concordate; succede oggi, è successo ieri, capiterà domani. Alzare il polverone su una questione che si può catalogare nella consuetudine, può servire a chi ha interesse allo scontro per far saltare gli equilibri ma mette in discussione la certezza dello stipendio. L’anticipo di cassa messo in discussione garantisce i salari del mese in corso, diversamente i lavoratori avrebbero ricevuto lo stipendio con un pesante ritardo di cui fanno volentieri a meno.

Continueremo a restare silenti e distanti dai bisticci politici che sminuirebbero il nostro ruolo sindacale ma siamo pronti ad alzare il livello del confronto se con i botta e risposta dispettosi fra azienda e sindacati si espongono a rischio i diritti dei lavoratori. Nessuno ha lo scettro della verità assoluta, Il dissenso sindacale è legittimo ma quando le controversie non si risolvono al tavolo delle trattative il sindacato serio innesca la lotta e sciopera se ha motivazioni legittime e un seguito credibile. Il confronto sui giornali serve solo a chi ha l’esigenza di apparire… Ognuno è libero di interpretare il ruolo della rappresentanza politica e sindacale come vuole ma… GIU’ LE MANI DAGLI STIPENDI DEI LAVORATORI!!!

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