La nota di oggi con cui il consigliere comunale Giuseppe Busà sbandiera come un successo
dell’Amministrazione comunale l’avvio dell’iter per la ristrutturazione della scuola di Mili S. Pietro appare a chi non conosce la problematica parecchio fuorviante. Molto tardivo è infatti l’intervento del Comune che, sia con l’amministrazione De Luca che con quella Basile, di tempo ne ha perso parecchio.
Nonostante già nel gennaio 2019, in un incontro pubblico a Mili S. Pietro, i già allora assessori Mondello e Minutoli siano stati sollecitati a intervenire prontamente, nulla di concreto (in sei anni) è stato finora fatto.
Diversi ‘pasticci’ hanno fatto slittare più volte l’esecuzione dei lavori, in particolare i ritardi nell’espletamento della procedura di progettazione e di finanziamento: nel 2018 era stata inviata alla Regione una documentazione insufficiente, mentre nel 2019 la domanda venne presentata oltre i termini prefissati, facendo saltare incredibilmente i finanziamenti regionali per tutte le scuole di Messina oltre quella di Mili.
Nonostante le immancabili promesse elettorali, il progetto esecutivo, come recita la determina di nomina del RUP del 16 febbraio scorso, è stato trasmesso soltanto il 30 dicembre 2022.
Nel periodo di commissariamento del Comune, era stato il Consiglio comunale, il 20 aprile 2022, ad approvare la proposta del consigliere Mangano di inserire in bilancio il finanziamento della ristrutturazione della scuola e in quella sede il dirigente Amato aveva affermato che in un paio di mesi si sarebbe conclusa la fase di progettazione per passare alle procedure d’appalto, fatto che poi non si è verificato mentre addirittura l’amministrazione Basile, con uno dei suoi primi atti, ha ritirato il finanziamento causando un ulteriore slittamento.
A pagare le conseguenze dei continui ritardi e rinvii sono state le famiglie di Mili S. Pietro, che si sono viste costrette a mandare i loro figli in scuole di altri villaggi anche parecchio distanti.
In questi anni è caduta anche nel vuoto la richiesta, formulata agli assessori Mondello e Minutoli già nell’incontro pubblico del 2019, di salvaguardare la scuola dell’infanzia destinandole una parte del plesso.
In assenza di interventi concreti, la scuola dell’infanzia ha definitivamente chiuso nel giugno dello scorso anno, lasciando i più piccoli senza un fondamentale luogo di crescita e formazione.
Al di là degli annunci trionfalistici, ci auguriamo che l’amministrazione riesca a fare in modo, con la collaborazione dell’Istituto comprensivo, che almeno la scuola primaria sia salva facendo di tutto per salvare il codice meccanografico della primaria.
Sappiamo che l’assessore al ramo Pietro Currò, con cui si è avviato da tempo un dialogo, si sta impegnando molto per scongiurare ciò, e speriamo che il suo impegno porti il frutto sperato. Purtroppo si stanno pagando gli evidenti errori del suo collega Mondello e dei consiglieri comunali che a Luglio 2022 hanno votato la variazione di Bilancio che ha sottratto i fondi destinati alla scuola di Mili San Pietro.