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Università di Messina, inaugurazione all’insegna del senso dell’unione. La verità l’ha detta Bringheli, rappresentante degli studenti “Si parli del bello e non solo del brutto dell’Ateneo”

- 26/02/2024
spatari ingresso

L’Università di Messina ha inaugurato il nuovo Anno Accademico con la prima donna Rettrice dell’Ateneo. Dopo le difficoltà e la pessima “vetrina” dei mesi scorsi con il “caso Cuzzocrea“, oggi inaugurazione in tono sobrio e tradizionale. Aula Magna dell’Università di Messina gremita e la presenza di autorità cittadine, ad eccezione del Presidente della Regione Renato Schifani, accompagnato dall’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata e dall’assessore alla salute Giovanna Volo.

amata volo

La cerimonia di inaugurazione di quest’anno accademico – ha detto nel suo intervento la Rettrice Giovanna Spatariil primo del mio mandato da Rettrice, è certamente per me motivo di autentico orgoglio e grande emozione. Sono trascorsi solo poco più di due mesi dal mio insediamento e quindi vi parlerò di ciò che, con l’aiuto di tutte e di tutti, mi propongo di fare. L’essenza stessa del sentirsi parte di una comunità accademica risiede, a mio avviso, nella condivisione di valori universali che possano guidare, in ogni circostanza, le scelte programmatiche e le azioni di ciascuno di noi. Conoscenza, libertà, eguaglianza e persona sono i cardini sui quali deve reggersi la nostra progettualità. Da queste fondamentali premesse discende, complessivamente, un altro tema di cruciale interesse: la valorizzazione del merito da intendersi correttamente non già come un mero indicatore di tipo quantitativo bensì nella sua concreta e dinamica proiezione qualitativa. In ambito accademico esso dovrà sempre essere riconosciuto e andrà valorizzato attraverso procedure e meccanismi premiali chiari e trasparenti così da far emergere le competenze dei singoli, in modo particolare di coloro i quali, pur provenendo da situazioni di maggiore difficoltà economica e sociale, decidono di investire il proprio futuro nella formazione accademica e nella ricerca.

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Studentesse e studenti devono essere collocati al centro della vita accademica, in ogni suo aspetto considerata, giacché sono, rispetto ad essa, i principali destinatari e, in ogni caso, i più diretti fruitori; ciò significa, innanzitutto, valorizzare il loro contributo, tanto sul piano della partecipazione alle dinamiche elettorali, anche degli organi di vertice, quanto su quello dei singoli processi decisionali, per il tramite degli organismi che li rappresentano. L’Università che immagino dovrà essere capace, in ogni sua attività, specie in quelle aperte al territorio e alla diretta fruizione della società civile, di valorizzare la tradizione e promuovere l’innovazione dei saperi con uno sguardo attento ai problemi e alle necessità che emergono dal contesto di riferimento, ispirando ogni sua azione ai principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il futuro dell’Università di Messina, così come quello del nostro Paese– ha concluso la prof.ssa Spatari – è, oggi più che mai, intriso di sfide e opportunità che, sono certa, con l’impegno di tutte e tutti saremo in grado, rispettivamente, di affrontare e di raccogliere dando vita ad un “ecosistema culturale” – mi piace poterlo definire così – dinamico, inclusivo e sostenibile per noi e per le generazioni future. Nessun obiettivo – tra quelli che immaginiamo di poter raggiungere nei prossimi anni – potrà essere concretamente perseguito senza il prezioso supporto di tutte le nostre migliori capacità tecniche, scientifiche e culturali”.

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La rettrice Giovanna Spatari emozionata ha mantenuto, quindi, la promessa elettorale evocando unità e tutela dell’immagine dell’Ateneo, ma il convitato di pietra era proprio la vicenda Cuzzocrea, evocata con coraggio e fermezza dal rappresentante degli studenti nel Senato Accademico, Aurelio Bringheli. Un intervento appassionato e senza fronzoli, come solo i giovani entusiasti ma anche smaliziati sanno fare. Ha chiesto una maggiore rappresentatività degli studenti e maggiore ascolto alla loro voce, ricordando che l’Ateneo non è solo costituito da professori e personale amministrativo e tecnico ma, soprattutto, da studenti. Così come Bringheli ha chiesto tutela dell’immagine dell’Ateneo, rivolgendosi anche ai giornalisti, affinché non si racconti sempre e solo la “faccia sporca” dell’università tra le più antiche d’Italia con una storia che affonda le sue radici nella prima metà del 1.500. Basta parlare solo di ciò che non va, della storia brutta, ma, secondo Bringheli, si deve dare voce e visibilità anche a chi, all’Università di Messina, svolge attività di seria ricerca e di sviluppo e crescita della sua componente più importante: gli studenti.

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Il Presidente della Regione Siciliana, Sen. Renato Schifani, intervenuto alla Cerimonia, nel corso dei suoi saluti istituzionali ha detto: “Rivolgo i miei più calorosi saluti alla Rettrice Spatari, al prof. Silvestri e a tutte le autorità oggi qui presenti in un Ateneo, culla dell’alta formazione posta al centro del Mediterraneo e che vanta quasi 500 anni di storia in un contesto culturale di livello europeo. Con UniMe e con tutte le altre Università siciliane, la Regione sta lavorando per cogliere tutte le potenzialità della transizione ecologica e non solo. Dobbiamo agire di concerto, anche con l’ausilio della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane,  per sperimentare nuove iniziative di raccordo fra studio e lavoro per arrestare la fuga dei nostri giovani dalla nostra bellissima Regione. A tal proposito è auspicabile l’avvio di un tavolo di lavoro permanente che possa trovare tutte le soluzioni possibili. Nella Città dello Stretto l’Europa ha mosso i primi passi con la Conferenza di Messina, tappa fondamentale per la costruzione dell’edificio europeo; il prossimo anno celebreremo i 70 anni da quell’importante evento, nella consapevolezza di poter ancora essere centrali per lo sviluppo di molti settori importanti per il Paese e per il futuro. Al riguardo penso all’importanza che potrà rivestire il progetto del Ponte dello Stretto, fondamentale per la Sicilia, per i giovani e per il pieno sviluppo di una civiltà del mare di cui l’Ateneo messinese saprà certamente farsi garante. Assumo pubblicamente davanti a voi ed al Sindaco di Messina, presente in Aula, l’impegno per un necessario rifacimento della rete stradale ed infrastrutturale propedeutico alla realizzazione del Ponte sullo Stretto“.   

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Presenti alla cerimonia anche la Senatrice di Italia Viva Dafne Musolino, la Senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo, e rappresentanti della deputazione regionale.

Nel corso dell’evento il Coro di Ateneo, diretto dai Maestri Giulio e Umberto Arena, ha eseguito alcuni intermezzi musicali. La Cerimonia, inoltre, è stata trasmessa in diretta streaming su YouTube e presso ciascuna Aula Magna dei Dipartimenti didattici.