“Dopo un anno e mezzo di tattica attendista e dilatoria del governo, siamo arrivati alla resa dei conti sul superbonus. E a pagare saranno famiglie e imprese che si sono fidate. Lo Stato ha violato il legittimo affidamento, cioè il diritto a veder rispettati gli impegni. E tutto a discapito delle fasce di reddito più basse”. Lo ha detto la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino durante le dichiarazioni di voto al Decreto Superbonus, annunciando l’astensione del gruppo.
“Il provvedimento è nato quando si pensava di poter allargare i cordoni della borsa, come con il reddito di cittadinanza, creando distorsioni nel mercato. Lo Stato ha abdicato al suo ruolo quando il ministro Giorgetti ha ammesso che la cessione del credito non era un diritto ma una facoltà. La conclusione sono stati i famosi crediti incagliati, che poi finiranno per essere inesigibili. La risposta che dà il governo – ha aggiunto Musolino – non ci soddisfa, non tiene conto delle esigenze delle famiglie. Il contributo che viene erogato, 16,4 miliardi, è del tutto iniquo e insufficiente, e viene erogato solo fino a capienza: è come se si dicesse ‘chi prima arriva meglio alloggia’. Non possiamo quindi esprimere un voto favorevole”.
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