“Lo scorso 22 dicembre (quindi ormai due mesi fa!) ha rappresentato la data ultima di impiego nei tirocini di inclusione sociale per centinaia di nostri concittadini con disagio economico”. Lo scrive il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni in un’interrogazione indirizzata alo Sindaco di Messina ed all’assessore Alessandra Calafiore.
“La maggior parte – continua Gioveni – (alcuni raggiungendo addirittura quasi i due anni di impiego, altri invece solo due mesi) sono stati utilizzati alla MessinaServizi Bene Comune S.p.A., altri invece ad Amam S.p.A., percependo una cifra di 600 euro mensili che, seppur ritenuta modesta, ha consentito loro comunque di usufruire di un piccolo ristoro economico. In più occasioni lo scrivente, sia informalmente sia in maniera ufficiale in Consiglio Comunale (durante il dibattito sulla relazione del primo anno di attività) o in Commissione (durante dei confronti con la Presidente di MessinaServizi), aveva chiesto lumi sulle intenzioni di codesta Amministrazione di riutilizzo di queste centinaia di operatori, con l’obiettivo di concedere loro delle nuove opportunità di formazione professionale. Ebbene, le SS.LL. in indirizzo hanno da subito manifestato la volontà di non abbandonare al loro destino questi lavoratori, trovando una soluzione idonea a far proseguire un percorso lavorativo che li potesse anche far inserire autonomamente nel tessuto economico cittadino, anche attraverso dei fondi destinati proprio a questa finalità. Risulta peraltro di mia conoscenza il fatto che questi soggetti siano stati anche convocati subito dopo le festività natalizie nel salone delle Bandiere per rassicurarli su una loro possibile “richiamata in servizio” o sulla loro partecipazione a un nuovo avviso pubblico, ma da allora ad oggi sembra sia calato il silenzio su questa auspicabile possibilità. Suona altresì come una beffa il fatto che gli ex tirocinanti, nel ricevere la Certificazione Unica da parte del soggetto ospitante, non abbiano nemmeno potuto presentare la domanda per accedere all’ADI (assegno di inclusione) in quanto il valore del loro ISEE ha subìto un aumento. Pertanto, in virtù di tutto quanto sopra esposto e tenuto conto della necessità di dover dare risposte a questa nutrita fetta di ex lavoratori, il sottoscritto consigliere comunale, I N T E R R O G A con carattere d’urgenza le SS.LL. in indirizzo al fine di conoscere:
1. se abbiano già predisposto quelle azioni amministrative che consentano di far riprendere agli ex tirocinanti un nuovo percorso lavorativo;
2. che tipo di attività e in che esatto periodo intendano far svolgere loro il nuovo percorso formativo”.
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