Ponte sullo Stretto di Messina, “la fase realizzativa sarà avviata nell’estate del 2024”. La società Stretto di Messina indica le prossime tappe dei lavori, ipotizzando l’apertura “al traffico stradale e ferroviario per il 2032”.
Salvini: “E’ un’opera che unisce l’intero Paese”
”Il Ponte sullo Stretto di Messina porterà lavoro, sviluppo e crescita non solo in due regioni affamate di infrastrutture e di lavoro, ma in tutta Italia” ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in occasione del question time al Senato. “I dati di enti terzi , penso ad Open Economics, distribuiscono in tutta Italia le ricadute occupazionali e di ricchezza in tutte le Regioni. La prima Regione ad incremento di Pil e posti di lavoro creati sarà la mia Lombardia. E’ un’opera che unisce l’intero Paese”. ”Stamattina – aggiunge – si è tenuto il Consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina che ha approvato la relazione di aggiornamento del progetto definitivo sul Ponte sullo Stretto”.
Il taglio dei tempi di percorrenza
Il Ponte, informa la società costruttrice, sarà in grado di garantire tempi medi di attraversamento di circa 15 minuti per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci, e di circa 10/13 minuti su gomma (tra lo svincolo di Santa Trada e lo svincolo di Giostra), rispetto agli attuali 70 minuti per le auto (terminal San Francesco) e 100 minuti per i mezzi merci (terminal Tremestieri).
L’impatto occupazionale
Nel cantiere del Ponte sullo Stretto di Messina, stima la società costruttrice, saranno occupati mediamente 4.300 addetti all’anno che raggiungeranno un picco di 7.000 addetti nel periodo di maggiore produzione. Per tutta la durata del cantiere, circa 7 anni, si avrà dunque un impatto occupazionale diretto di circa 30.000 unità lavorative all’anno a cui aggiungere l’impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90.000 unità, per un totale di 120.000 unità lavorative generate in totale dall’opera.
“Nessun danno con sisma magnitudo 7,1 Richter”
Con un sisma di magnitudo 7,1 Richter, il ponte e i collegamenti a terra non subiscono danni, mantenendo ulteriori margini di sicurezza oltre la soglia prevista. Resiste a venti con velocità superiore a 300 km/h, anche se in oltre venti anni di monitoraggi eolici effettuati a livello locale non è mai stata raggiunta una velocità di vento superiore ai 150 km/h. La percorribilità ferroviaria prevede l’incrocio in velocità in qualsiasi posizione di due convogli pesanti da 750 metri. L’analisi statica è stata calcolata con la presenza di quattro treni di 750 metri, due treni su ciascun binario.
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