306 views 4 min 0 Comment

Messina – Acqua “quasi” a regime ma irrisolti problemi di distribuzione. E, in AMAM, c’è anche chi prende in giro i messinesi mentre alcune zone sono ancora senz’acqua.

- 22/01/2024
buddaci

Acqua ritornata? In generale si, ma ci sono alcune zone che ancora soffrono di mancanza d’acqua, come Messina 2 e via Lanzetta, come via Setaioli con bassa pressione. L’evidenza è che nonostante i lavori alla “fonte” permangono problemi irrisolti ed annosi sulla rete cittadina che è e rimane vecchia. Le perdite, gli stop in alcune zone, come proprio Messina due sono dovuti a condutture antiche e non più adeguate che si aggravano nel momento in cui la distribuzione viene sospesa per poi essere rimessa a pressione provocando problemi di intasamento, rotture e necessari interventi in corsa.

Nulla da dire circa la perizia con la quale sono stati effettuati gli interventi a Fiumefreddo, ma l’applicazione di bypass e di sistemi che agevolano eventuali interventi alla “testa” dell’acqua non tengono conto di ciò che invece accade nelle tubature cittadine. Le segnalazioni, infatti sono evidenti: molte zone non hanno nemmeno sentito la mancanza d’acqua, per altre la carenza e la distribuzione ridotta è una normalità da sempre. Per cui ogni sensazionalismo dell’ordinarietà è senz’altro fuori contesto in quanto, in primo luogo, appartengono alla normalità degli interventi programmati, ed in secondo luogo non tengono conto della realtà di tutte le zone e di tutti i cittadini dove alcuni ricevono l’acqua secondo ampie fasce giornaliere ed altre, invece, la ricevono per poche ore al giorno, ma la bolletta è uguale per tutti.

Di strada ne deve, quindi, fare ancora tanta l’amministrazione di AMAM verso quella annunciata e promessa “acqua 24 ore su 24”.

C’è un detto che dice che “Messina galleggia sull’acqua”, ma nessuna amministrazione comunale, fino ad ora, è mai riuscita a progettare e programmare interventi utili alla reale captazione di queste acque, che saranno probabilmente frammentate e, singolarmente, di non rilevante entità, ma che ne complesso potrebbero davvero affrancare Messina dalla dipendenza dal Fiumefreddo.

amam4 1

Inoltre non è ammissibile la querelle alla quale, sui social, molti cittadini hanno dovuto assistere con quanto ha scritto un dipendente di AMAM in un post in cui invitava ironicamente e con totale spregio i “buddaci” a provvedere a “comprarsi i serbatoi”. Una battuta infelice ed inopportuna, (prontamente rimossa dalla pagina social del dipendente dopo la replica della “solita” Angela Rizzo) uno scherno contro chi vive difficoltà non da poco dovute all’inadeguatezza, per prima, della rete idrica cittadina e, ancora peggio, non tenendo conto o facendo finta di non sapere che tutti, ma proprio tutti, i condomini, le abitazioni, le case anche rurali, sono fornite di serbatoi e autoclavi nella città che da sempre soffre della dipendenza di una condotta, quella del Fiumefreddo, che non ha brillato per affidabilità. Riteniamo che AMAM, mentre si impegnerà a dare risposte certe a coloro che a parità di onere non ricevono un servizio adeguato, si debba attivare a richiamare quanto meno questo dipendente che ha ritenuto di dileggiare impunemente i “buddaci”, come ha chiamato i suoi stessi concittadini, quegli utenti che è chiamato ad assistere. Se questo è il livello di rispetto di AMAM, rappresentata dal suo dipendente, nei confronti dei messinesi, siamo ben lontanti da qualsiasi valore ed obbligo di buona amministrazione.

amam4