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Polizia Municipale, Corpo “anziano” e senza ricambio generazionale per un lavoro usurante e senza rispetto. E i 46? Forse a 12 ore settimanali…

- 27/12/2023
vigilicomandante voce di Sicilia

Vuoi vedere che adesso la colpa del traffico in tilt e della viabilità dissennata imposta dalle scelte dell’Amministrazione è solo degli agenti di Polizia Municipale? E’ quel che sembrerebbe emergere da alcuni titoli apparsi oggi tra l’on line ed il cartaceo che farebbero i “conti” degli agenti in strada e di quelli che, per come la si racconta, sarebbero peggio degli “imboscati”. Un conto, però, fatto senza l’oste. E “l’oste” è la realtà che si conosce da decenni: il Corpo di Polizia Municipale è anziano con una media ben oltre i 55 anni tra i quali molti con patologie a causa del servizio usurante riconosciute da organi medici super partes e certificate. Insomma gli agenti che non sono in strada sono autorizzati abbondantemente a non esserlo, almeno per la storia raccontata dal loro servizio che oggi ne vede moltissimi inabili ai servizi viabili per motivazioni legate ad infarti, patologie legate ad aggressioni subite, e molto altro.

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SENZA PROGRAMMAZIONE E SENZA RISORSE

Ma cosa è mancato e cosa manca allora perché le strade si riempiano di operatori di Polizia Municipale, anziché il termine inappropriato di “vigili urbani”? Premesso che riempire le strade di agenti non risolverebbe minimamente il rpoblema viabilità, in quanto la Polizia Municipale, ad oggi, non ha la capacità di far sparire le auto, quel che manca ed è mancata è la programmazione e con essa il rispetto per una delle strutture operative comunali più importanti che ci siano.

Manca ed è mancata una pianificazione del fabbisogno del personale che tenesse conto della necessità di un ricambio generazionale che oggi è diventata drammaticamente ferma. Nuove assunzioni? Anch’esse sono letterlamente ferme per le difficoltà derivanti da un Ente, quello comunale, in pre dissesto ed in attesa di verifica semestrale del piano di riequilibrio e con la Cosfel che ha chiesto nuovi chiarimenti prima di poter procedere all’avallo di quanto richiesto dal Sindaco Basile con la rimodulazione di un piano del fabbisogno del personale, che ricordiamo alla cittadinanza, l’ex sindaco De Luca aveva previsto a zero nuove risorse.

I 46 SENZA STABILIZZAZIONE MA SOLO A 12 ORE?

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Oggi ci si sveglia con un j’accuse ad un Corpo di Polizia Municipale che come nuove risorse ha visto solo i discontinui 46 che oggi vedono, tra l’altro, tradite le proprie aspettative promesse dal Sindaco di stabilizzazione e per i quali, probabilmente, si andrà al rinnovo a 12 ore settimanali. E’ quindi il Corpo di Polizia Municipale la causa del traffico insostenibile in città? O lo è la viabilità stessa per come oggi è stata concepita e stravolta? Di certo la causa sta in ambedue i fattori e la responsabilità ricade sulle amministrazioni presenti e passate. Non si è pianificato e non si è data la giusta importanza al Corpo. E’ mancato il rispetto per chi spesso si è trovato in strada senza la corretta guida, visto che dopo l’ex comandante Ferlisi c’è solo stato un balletto di interim e di incarichi a tempo che hanno solo contribuito a creare disorganizzazione e discontinuità ad una Polizia Municipale e che, spesso e per lungo periodo, ha visto il continuo drenaggio di numerosissime aliquote in favore di servizi annonari, come l’ambulantato, come i rifiuti per ciò che attiente la tutela dell’ambiente e del territorio.

“A CASA” LEGITTIMATI A FARLO CON UN CORPO CARENTE DI ALMENO 600 UNITA’

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Se a Firenze il rapporto tra abitanti ed agenti di Polizia Locale è di 3.1 a Messina lo stesso parametro non supera il valore di 1.3” lo dice Giuseppe Gemellaro, segretario generale nazionale del Silpol, il sindacato lavoratori polizia locale.

“La verità che tutti dimenticano – prosegue Gemellaro – è che secondo la tabella di riferimento regionale la Polizia Municipale di Messina dovrebbe essere composta da un numero ideale di 1.100 operatori. Al momento, invece, sono 270 con una età media elevata, rispetto alle 900 che dovrebbe avere se ci rifacessimo al rapporto unità per abitante di Firenze. In sostanza ricordiamoci e facciamo sapere a chi non lo sa che ci sono ancora agenti che a 60 anni ed anche oltre fanno servizi notturni. Un’evenienza non rispettosa dell’età e della storia di servizio di ognuno, spesso caratterizzata da infortuni, aggressioni, lesioni, patologie importanti. Inoltre perché dire che in 160 ‘sono a casa’? Il comandante Cannavò sa benissimo e dovrebbe anche saperlo chi scrive di queste congetture che il personale di Polizia Municipale è composto da dipendenti comunali, che come tutti gli altri, devono fruire di permessi e ferie e che, come pochi altri, spesso si trovano a non poterne godere per causa di servizi irrinunciabili. Un conto di ferie non godute e di permessi che inevitabilmente entro fine anno deve essere ripianato, fatto che è un diritto di ogni dipendente. Stessa cosa è avvenuta anche per i 46 in attesa di firma di un contratto che oggi è in forse e che attende il parere della Cosfel: questi giovani in un Corpo di Polizia Municipale anziano sono stati resi indisponibili proprio perché, in forza del nuovo contratto n attesa, hanno dovuto azzerare permessi e ferie non godute. Per cui non c’è stata la disponibilità di utilizzo neanche di queste risorse preziosissime perché più giovani e meno usurate. Ricordiamo poi che la Polizia Municipale svolge delicatissimi ed essenziali compiti di Polizia Amministrativa per tributi, concessioni, accertamenti, nocnhé di Polizia Giudiziaria. Compiti che devono essere svolti, per la maggior parte, negli uffici. Altro che ‘imboscati’! Se mandassimo tutti in strada collasserebbe la macchina amministrativa comunale con gravissimo danno alle casse dell’Ente in un momento in cui si stanno recuperando enormi arretrati anche per garantire entrate importantissime proprio in virtù della verifica semestrale della tenuta del Piano di Riequilibrio. E poi, in ultimo, ribadisco che una massiccia presenza di agenti di Polizia Municipale non risolverebbe il problema di una viabilità che in città è divenuta insostenibile per un parametro su tutti: se restringi le strade è ovvio che laddove si procedeva a due corsie e oggi invece lo stesso volume di traffico è costretto a procedere su una sola corsia, la viabilità vada in tilt. La colpa quindi, se di colpa vogliamo parlare, è di certo in chi prima di procedere all’accelerata europeizzazione di Messina non si è chiesto di quali risorse fossero necessarie per garantire il minimo disagio ai cittadini. Pertanto fare una campagna denigratoria e di colpevolizzazione a carico della Polizia Municipale è iniquo e pericoloso, in quanto esacerba ancora di più gli animi di cittadini che già di per sè e storicamente non mostrano alcun rispetto per la divisa e per gli obblighi del codice della strada“.

EVENTI? MESSINA HA BISOGNO PRIMA DI UN VERO CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE

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E lo stesso neo comandante, Maurizio Cannavò, se in prima battuta ha evidenziato “l’esiguo numero di agenti per strada” ha poi corretto il tiro chiarendo che “le risorse sono limitate ed anziane”. Una presa di coscienza dettata probabilmente dalla lettura corretta dei numeri effettivi di un Corpo di Polizia Municipale che, ancor prima di programmare eventi impegnativi e che richiamano moltissimo pubblico in aree sensibili della città, deve essere rimpolpato, ripensato ed al quale va riconosciuta la dignità che deriva dalla sua importanza strategica per una città che aspira ad essere più che una meta di passaggio.

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