«”Sud chiama Nord” e l’onorevole Cateno De Luca la smettano una volta per tutte di coprire le inadempienze e la totale disattenzione sulle questioni riferibili alla Città Metropolitana, e quindi al sindaco Federico Basile, riguardo le problematiche sulla zona tirrenica della provincia di Messina». Lo afferma il deputato regionale di Fratelli d’Italia, l’onorevole Pino Galluzzo.
«Il Ponte Mela, di esclusiva proprietà e competenza della Città Metropolitana, è diventato ormai una barzelletta per soli ed esclusivi errori della stessa, in ultimo il tirarsi indietro dall’effettuare la vigilanza sulla viabilità alternativa – sottolinea l’onorevole Galluzzo -. Il volere continuare la politica dell’attacco gratuito e fazioso, oggi a Tizio e domani a Caio, attraverso dirette social a dir poco stucchevoli, ha raggiunto ogni limite. Pertanto, riferito alla diretta facebook lanciata sul mio conto dall’onorevole Cateno De Luca, il tutto è da definire una ulteriore performance di insulti ed illazioni che invito a ritirare immediatamente».
Il parlamentare di Fratelli d’Italia specifica che «la manovra di variazione di bilancio è stata interamente voluta e votata favorevolmente ed esclusivamente dal centrodestra e la Regione con tale manovra, riferito all’esenzione del pedaggio da Milazzo a Barcellona, ha sopperito a una ulteriore mancanza e all’incapacità della Città Metropolitana», prosegue l’onorevole Pino Galluzzo. «Come noto, già la prima volta, quando fu applicata l’esenzione, fu frutto di una mia richiesta ed anche l’ulteriore assenso al finanziamento per introdurre nuovamente l’esenzione è frutto esclusivo della volontà del governo Schifani, dell’assessore Falcone e del lavoro della maggioranza di centrodestra a cui appartengo». Inoltre, a risposta delle illazioni diffuse a mezzo social, si specifica che «chi ha votato contrario alla manovra non può e non deve intestarsi nulla, perché appunto ha votato contrario», aggiunge Pino Galluzzo. «L’Aula non ha votato nessun emendamento sul pedaggio proposto da Sud chiama Nord ed asserendolo nel loro comunicato mentono sapendo di mentire»».
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