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Agevolazioni Tari: scaduta la prima rata, ma non ancora giunta la delibera in Consiglio. Gioveni, “URGE trattazione!”

- 01/09/2023
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“Ieri è già scaduta la prima rata della Tari e ancora oggi in Consiglio Comunale non è giunta la delibera per le riduzioni ed esenzioni del tributo, con buona pace dei disorientati contribuenti potenziali beneficiari delle agevolazioni!

Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, nel ricordare che la delibera n. 405 è stata approvata dalla Giunta il 9 agosto scorso e per la quale era stata data ampia comunicazione generando confusione nella cittadinanza, nel prendere atto dell’assenza del provvedimento, ha chiesto alla presidente della Commissione Bilancio Margherita Milazzo, dimostratasi subito disponibile, di sollecitare la trasmissione della delibera.

“Parecchi cittadini che in linea di massima si ritrovano a possedere i requisiti stabiliti dall’Amministrazione (ma che occorre ricordare possono essere modificati dal Consiglio) – afferma Gioveni – non hanno inteso pagare la prima rata scaduta ieri proprio perché pensano di rientrare nell’esenzione totale, mentre altri hanno voluto versare il tributo con questo dubbio.

E se ancora continua questo trend – prosegue il consigliere – vi è il serio rischio che si giunga alla scadenza della seconda rata fissata al 30 novembre con le graduatorie dei beneficiari ancora non pubblicate.

Infatti – insiste l’esponente di FdI – i passaggi da compiere sono ancora diversi e che richiedono dei tempi: l’esame in Commissione Bilancio (che ancora, appunto, è sprovvista dell’atto), la successiva approvazione in Consiglio Comunale (entrambi gli organi devono anche prendersi il tempo di pensare ad eventuali emendamenti), la stesura del bando e la sua pubblicazione che sicuramente avrà una durata di almeno 30 giorni; a tutto questo si aggiunga anche il tempo che dovranno avere gli uffici ad esaminare le istanze (che sicuramente saranno migliaia) per la pubblicazione delle graduatorie e i tempi per eventuali ricorsi.

Ecco perché ho chiesto alla collega Milazzo (che ringrazio) di attivarsi nel sollecito della trasmissione dell’atto – conclude Gioveni – perché i tempi per la definizione dell’iter sono tutt’altro che brevi e scontati rispetto all’obiettivo che si intende raggiungere, ossia quello di venire incontro concretamente a quelle famiglie potenziali beneficiarie degli sgravi”.