Chiuso da ieri il Summer Village Polo Blu di Mortelle, il lido gestito da Messina Social City all’Istituto Marino. L’anticipo della chiusura si evince dal post di commiato pubblicato ieri sulla pagina social della società comunale: “Dopo un mese di attività, è arrivato il momento di salutarci” è il testo postato. Ma il lido dedicato ai bambini “speciali”, nato con i fondi del PON Inclusione e, quindi, proprio per l’utilizzo di tali fondi, doveva avere l’obiettivo dell’integrazione tra bambini con disabilità e la normalità, sulla piattaforma della Social City prevedeva prenotazioni fino al 3 settembre.
Il lido alla prima esperienza, nato dapprima dall’idea e dalla proposta di associazioni di genitori con la collaborazione anche della rappresentante per Messina di Cittadinanzattiva, Angela Rizzo, e proposto all’IRCCS Neurolesi e poi fatto proprio interamente dall’assessorato alle Politiche Sociali e dato in gestione a Messina Social City, è nato con un ritmo a “singhiozzo”. Dapprima tre o quattro ombrelloni, poi la pedana per l’accesso alle persone con disabilità arrivata dopo qualche tempo, con la spesa autorizzata solo il 26 luglio, così come anche il Job, la sedia adibita all’accesso al mare per chi non può deambulare, disponibile dal 3 agosto.
Il giob del lido Polo Blu, così come postato sui social dal presidente di una associazione con la dicitura “per il giornalista”. Peccato che la data del post è dei primi di agosto, a stagione ben più che iniziata
Il lido è stata un’esperienza apprezzata da genitori che abituati al nulla hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, anche se con qualche perplessità sorta da più parti per la finalità dichiarata da Messina Social City sia in fase di progettualità che in fase di comunicazione istituzionale, definendo il lido come dedicato a chi è disabile.
Di qui le polemiche che non sono mancate. Qualcuno lo ha definito anche “un ghetto”, sottolineando questa mancanza di dichiarazione di apertura a tutti, speciali e non. Forse una esagerazione. Di certo, però, a partire dalla passerella, un lido aperto ANCHE a chi è portatore di disabilità, proprio a scopo di inclusione, perché sia a norma deve possedere qualcosa di diverso rispetto a quanto era disponibile sulla spiaggia di Mortelle. Passerelle con piazzole di stazionamento atte a consentire l’inversione di marcia per chi si muove in carrozzella, ad esempio. E, comunque, che arrivi agli ombrelloni permettendo spostamenti possibili senza arenarsi nella sabbia.
Esempio di un lido attrezzato e a norma
Così non era, come si evince dalle foto postate dalla stessa MSC, poche e rare per la verità, ma che qualche genitore, seppur con l’intenzione di porre in ottima luce l’iniziativa, ha permesso di visionare.
La “pedana” del lido “POLO BLU” dell’Istituto Marino, prima del 26 luglio, data in cui l’amministrazione comunale ha autorizzato l’acquisto di una nuova passerella
La speranza è che diventi certezza che i fondi previsti per la riapertura del lido POLO BLU per l’anno prossimo siano spesi con una maggiore consapevolezza delle norme applicate in ogni struttura che, rendendosi disponibile per la disabilità, pratichi come primo ed imprescindibile punto proprio l’inclusione.
Ciò ben oltre le polemiche e le strumentalizzazioni, da qualsiasi parte possano giungere, perché in nome della civiltà i deboli, i fragili e, soprattutto, l’impegno per i bambini, deve essere di tutti, ma proprio tutti, nessuno escluso.